.....sono le 00. 17......confesso di essere un po' stanco....rileggerò domani con più attenzione, amico Andrea, però una cosa te la posso riaffermare: tu sei già una forza cosciente dell' universo....; Andrea, ricordati del Monolito....; un abbraccio, r.
Vedi Andrea è nel sentire tutto il dolore del mondo, la sua solitudine e la relativa fragilità che rende il poeta quello che è, antenna ricettiva emozionale. Si scrive al computer e si diventa espressione di schermo e tastiera, una lavagna nera su cui scrivere ma ci si dimentica che c'è una mente, un pensiero e un cuore dietro a tutto ciò. Preservare l'unicità diventa fondamentale e dovuto in un mondo omologato a criteri prestabiliti , comportamenti standardizzati dove si impara a tacere pur di non essere ma è nel silenzio, nel taciuto la nostra bandiera bianca, la nostra resa come uomini e come poeti. Noi siamo l'urlo del mondo Andrea e il talento della scrittura se talento c'è, deve essere voce di un uomo che si lacera le carni e il cuore per sentirsi vivo. Non NON siamo morti viventi ma esseri vivi e pensanti e LIBERI sopratutto! Ciao caro!
grazir orm caro, si mi sento già forza cosciente questo testo paradossalmente da altri non voleva essere una proiezione del mio personale stato d'animo quanto più una riflessione generale sul sentirsi davvero scollegati da quel qualcosa che rende tutti uguali a tutti, l'omologazione nell'uomo alle volte è un bisogno, tuttavia credo che anche nella socialità l'individualità debba essere sottolienata questo intendevo esprimere, grazie ti abbraccio, andrea^^
più concorde col mio pensare non potevi esprimere in altro modo, un abbraccione, andrea, grazie cara rosi
Condivido perfettamente il tuo modo di espressione e di pensiero. Complimenti!
Stesura tecnica di un tema all'avanguardia con profonda immedesimazione nel soggetto che parla in prima persona. Testo riuscito. Un saluto Fabio.
ti ringrazio caro fabio delle tue parole, all'avanguardia mi lusinga, ma apprezzo , un abbraccio, andrea