PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/09/2014
Nudo
canuto
solo
all’irreale imbuto
vulnerabile muto
silenzio a fiducia di vero
solitudine sotto vetro
o parvenza di scelta
al solito occhio
che dentro intacca.
vuoto
fragile
chiuso a bolla
cofanetto di cielo e stella
frammento d’oceano
assiepato cadavere
nel cerchio astrale.
acrobata ad arco
la parola orfana di voce
d’aria e vena bagnata
poco umana inventa
al fine la fine.
altrove il sempre
altrove il tutto
altri sordi
sentenziano arcigni
spenti
conquistati dal ghigno cieco
di fede compiaciuta
incrociandosi dorso
in quest’estate strana
che il fato spolpa.
nessun ricorso
nessun rimborso
nessun presunto
meno
più
fa lo stesso.
ma dolore
potente
cavo.
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4,5/5 meriti (2 voti)

Molto particolare.. molto brava!

il 03/09/2014 alle 21:05

Oh signor Maurizio grazie e ben ritrovato! Questo sito non spicca per generosità e la sua presenza fa la differenza! Grazie di cuore!

il 04/09/2014 alle 00:42

Grazie assai, milady! Voi siete una persona meritevole di codesta generosità!

il 04/09/2014 alle 17:25

Oh Sir Morris la galanteria di un uomo siculo scalda il cuore!

il 05/09/2014 alle 17:10

ciao rosi...sai perchè mi piace leggerti, perchè ogni volta le tue perole mi accendono richiami di cose passate che mi fanno ripensare a come la malinconia in fondo non sia altro che la culla della serenità....il titolo mi ha riporto immediatamente a "We are the hollow men/ we are the stuffed men..." fantastiche parole che si stagliano nell'opera Eliotiana...il resto della poesia sono spilli che scoprono quella culla e almeno un attimo permettono uno sguardo...mi ha fatto piacree pure la forma, diversa dal solito, però io avrei lasciato quel "più" sullo stesso verso del "meno", pero questa forma a liquido che si perde nell'"irreale imbuto" mi piace...complimenti, un abbraccio, andrea

il 05/09/2014 alle 17:36

La malinconia è la culla della serenità laddove ci si incontra nel dolore del sentire e dell'essere mortali... caro andrea capisco perchè qui nel sito tutti ti vogliano bene... la mia poesia ti ha riportato con la mente a Eliot? Che bel rimando , lusinghiero non lo nego ma forse azzardato. Scrivere è la nostra droga caro Andrea! Cosa saremmo senza? E' un dolce specchio dove guardare con tenerezza le nostre paure e le nostre inquietudini vivere e respirare con esse per cercarsi più consapevoli forse , un modo per esorcizzare la vita . Leggere i tuoi commenti come vedi mi arricchisce di dialogo grazie caro!

il 06/09/2014 alle 08:30