PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/08/2014
Adesso è il mio momento
l'urgenza di un attimo
fuggente, fuggitivo, fuggiasco
come me
nella nebbia
della metropoli
gioventù sgraziata la nostra
bendata al sorgere del sole
tutte le mattine.
i frutti marci di una pianta malata
contesi fra la terra polverosa
e un esercito di vermi e parassiti
che ci sta già succhiando la polpa.
è ora e devo salire su quel treno,
corro in stazione
un grumo di storpi mi sbarra la strada
mendicanti d'amore
offrono armi di qualità ai disertori.
devo scappare subito
prendo a gomitate il vento
uscire da questa guerra
destinazione ignoto
destinazione ovunque
dov'è speranza
dov'è l'alba e la si può guardare.
  • Attualmente 3.2/5 meriti.
3,2/5 meriti (5 voti)

brava giulia...ottima idea.. Astio

il 19/08/2014 alle 08:08

Realtà amara. La chiusa è molto bella e significativa. Ciao.

il 20/08/2014 alle 09:04

hai descritto magistralmente la vuta di questi tempi amari, e credo che molti giovani la pensino come te marinella

il 21/08/2014 alle 18:05

tenacemente significativa , i giovani perderanno anche il risicato futuro che gli e' stato preparato ,perche' i potenti vogliono cosi' , ma non sara' cosi' perche' essi hanno sottovalutato l'accoppiata giovane anziano ,e non fate la guerra perche' essi aspettano quel momento per renderci schiavi. Scusa ma e' una sorta di piccolo sfogo ,un salutone e su con la vita

il 02/12/2014 alle 16:41