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Pubblicata il 06/07/2014
Splendevi ridente tra le stelle nel cielo di Arcadia
nella notte leggero volava il vento sull’acqua salata
la brezza estiva riempiva le membra di piacere.

la sabbia era ancora calda sotto la mia pelle
sabbia bianca, brillava alla luce della Luna piena,
o Luna, un diamante, uno specchio, illuminavi il mare.

tutto era silenzio, non più il vento scuoteva le fronde,
neanche i canti delle Muse si udivano più, non una
cicala o un grillo m’accompagnavano nella notte insonne.

avevano forse loro imparato dalla formica?
guarda là, ad ogni amante il suo compagno!
e così ad Arianna il suo Teseo e a Paolo la sua Francesca,

felici, si coprono di baci e di carezze,
a te Saffo la tua Attis, e al piccione la dolce tortorella,
finanche il tetro serpente trova la sua compagna adorata.

invade Amore tutte le cose e porta alla Felicità,
felicità, primo motore immobile di tutto l’universo,
nascosta negli occhi di Dio, irraggiungibile
.
e intanto passano lente le ore, quasi s’arrestano gli astri,
mirano le stelle il volto mio, contemplano lo spettacolo
di amara solitudine. Vorrei una compagna,

ma il tempo scorre, fiorisce e sfiorisce il meliloto,
passano i giorni ed io dormo solo.
passano le notti, dolce Saffo, e tu dormi sola.
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