bella bella, l'ho riletta una seconda volta per sentirla meglio...incontro fra poesia e canzone con una forza imaginifica straoprdinaria caro Ignazio...dei passaggi molto belli, per intensità e e profondità, mi hai ricordato i Ritratti di Guccini e la forza che li contraddistingue...sai dal titolo pensavo a un testo sulla frontiera, il mito americano, in realtà vai oltre questa simbolica immagine e narri una storia quasi senza tempo...i canti indiani, le forze ancestrali...il cantore che riporta e porta la vita e il messaggio della vita...grande...ti abbraccio ignazio, buona estate, andrea^^ e ancora complimenti...
I tuoi commenti, caro Andrea, hanno il potere di emozionarmi. Hai la capacità di entrare dentro il cuore del testo. Sai, da tempo non ho più ispirazione e allora ho voluto pubblicare una delle mie migliori poesie di qualche tempo fa. Hai perfettamente ragione: il Cantore, cioè io, cerca di narrare storie fantasiose, in modo da rivivere l'epopea del vero amore e dei sentimenti perduti. Auguro una buona estate anche a te e ti abbraccio
Ho fermato il tempo sulle terre dell' OVEST. Ho gustato le sue caratteristiche accompagnata da una dolce musica , Ho vissuto uno splendido momento.. Grazie aedo
Immagini straordinarie di momenti di vita ormai perduti.Rimangono però i sogni che hai generato con questa meravigliosa poesia e che ci trasportano in un mondo ideale nel quale vorremmo vivere.Cosa posso scrivere se non BRAVISSIMO!!!Ciao amico.
Sono contento, Maria Rosa, di incontrarti di nuovo nel sito. Le tue parole bellissime mi cullano nel sogno delle fantastiche terre dell'Ovest. Grazie per la tua costante presenza. Ciao
Elevato lirismo con sottofondo di musica che solo chi è abituato può sentire e oggi la sentiranno tutti, anche colui al quale è dedicata.
Grazie, Ugo, per il tuo commento così profondo e appropriato. Buona domenica.