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Pubblicata il 22/06/2014
Non mi tocca la brevità delle ore
poggio nuda su questa curva densa di malinconia
presa sommessa alla nuca

da un acuto gravare di pensieri
per una conta irrilevante di numeri astratti

solo nel cielo c'è movimento
solo
è il vento all'uscita dell'impalcatura
di segreti concerti jazz

poi
torna esatta, concentrica la forma
larga come un sussulto di foglia

sulla rugiada tra i fili d'erba

cosciente
del terrore che fa girare la ruota eterna
e del filo spinato che mi cinge alla vita
alleluia,
alleluia lo stesso.

acrobati azzurri caduti dalla punta ricurva delle ciglia
veleggiano
in rumori scissi dal grecale.
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Un bel ritrovare, Lady, il tuo intimismo sottile ed immaginifico, trapuntato da riverberi impagabili ed eteri come il femminile alleluja che nonostante tutto s'alza una gola provata da azzurri acrobati. Colpisce il tuo modo di porti anche quando le prove sono irte di terrore e fili spinati.... ed il jazz sulla sfondo a dare la cadenza al tuo narrare....Notevolissima...sergio

il 23/06/2014 alle 13:37

sempre un'esperienza unica leggerti cara luna...un'opera surreale che prende l'intimo e lo sciaglia nell'universo il tutto coi colori e suoni d'un jazz che trasporta...unica...yti abbraccio cara, andrea

il 27/06/2014 alle 22:44

Immagini, pensieri, sensazioni, analisi introspettive di notevole spessore emotivo e lirico....Brava!

il 02/07/2014 alle 17:53

un testo ispirato con ricerca di forma invidiabile, una delle più belle lette su questo sito

il 19/10/2014 alle 20:07