Con questo ferro vecchio ,
vezzosamente lilla e infiorato nel cesto,
me ne vado per il tempo,
negli spazi della mia città .
se posso procedere allegra,
senza ansie ne' attese,
mi racconto una storia.
c'è un ragazzo di un tempo,
che riconosco tra il grigio delle tempie e il sigaro alle labbra .
oggi cerca il prestigio , nel gesto ampio del fumo
mentre gesticola certezze
al suo compagno di strada ;
ieri cantava la sua sfrontata insolenza
tra i capelli delle ragazze
ai cancelli della scuola.
tutto questo in un attimo
e la storia continua.
vedo baci assortiti negli angoli del monumento,
fiori accaldati tra le braccia del migrante.
mentre proseguo avvinta alla due ruote,
la signora annoiata esce a mo' di vedetta :
sulla soglia scruta desideri di acquisti ,
elegante e sicura la colgo padrona del borgo.
zigzagando tra i vicoli , fedele alle ombre,
vedo sagome , forme , prospettive di favole.
ritornando alle piazze,
il sole lima ogni spigolo,
disinfetta le maschere,
la realtà mi ritorna:
e' finito il mio viaggio.