Vi è un distacco quasi religioso in quel luogo; l'ineguatezza ed il frastuono della vita che si dipanano fuori, svanisce in quello scenario stupendo. Bellezza stilistica e sensibilità per dare il giusto valore ad un angolo prezioso e, credo, ad allo stato d'animo che ne crea. Molto gradevole. Arlette
l'ho trovata leggermente disconnessa, nel senso tante immagini, sensazioni, che però sono sfuggenti, non mi lasciano una precsa percezione, può darsi che sia io e non il tuo testo cara rosi...il giardino della Ninfa si compone di immagini pervase da religiosità infrante, cupamente umanizzate e tuttavia allucinate...mi piace come le hai rese, ma comunque non connesse a mio avviso...specie il passaggio, verso la fine "nudo il tempo in lacrime" non comprendo il legame dei versi succesivi con i precedenti...non me ne volere cara rosi, magari dopo un tuo commento di risposta ricevo l'illuminazione, come per il TO...ti abbraccio, andrea,