dalla profondita del mare alla profondita' dell'anima ,un applauso per te clap clap clap salutone e ottima domenica
Un dialogo con la vita, un dialogo con se stessi teso ad affermare il bisogno di esserci, di raccontarci a noi stessi e agli altri in questo mare apparentemente calmo che è la vita. Immensa. Anna
È tangibile quel silenzio. Quando si arriva ad impantanarsi in quella bonaccia è dura, molto più dura che combattere contro tutti i venti coalizzati. Un'inerte battaglia che coinvolge entrambe le fazioni, senza neppure un tentativo di reazione. La peggiore che possa capitare. Arlette
Le profondità, Paolo, del mare e dell'anima, ed il temtativo di scandagliarle per comprendere per dare un volto a quel timore ancestrale che entrambe evocano.... grazie per le tue parole, Sergio
UN accontentarsi, Anna , anche di un rottame purchè sia speranza, un misurarsi con la tempesta, a cui qualcuno scampa, ed alla calma piatta, di cui invece tutti restano avvolti...grazie per il tuo commento, sergio
Atlette, hai colto appieno il mood ( per dirla in musichese) di questi versi, le insidie della bonaccia sono ahimè più infide e longeve della peggiore tempesta che eista.. grazie, sergio
...""noi siamo qu,i in questa finta bonaccia con le vele spente e gli occhi volti, e un tempo che non lo è più, ad attendere un refolo, un filo di qualcosa che ci faccia percepire ancora il significato d'essere qui in questo mare in questo cielo, in questo tempo in questo azzurro ch'era d'amore... Che bello averti letto quest'oggi Sergio, non abbandonare mai la speranza, tornerai a sognare e navigare in orizzonti spaziosi!. Ciao! Dora
Vivere con la speranza a finco ma non di sola speranza, Grazie Dora per la lettura e per il gradito commento, sergio
me l'ero persa, la nuova che hai pubblicato dati gli ovvi richiami mi ha spinto a leggerla...di mare, un mare che ingloba tutto e le sciocchezze forse gli sguardi o gli unitili tentativi di mutare qulcosa di incntrollabile, pechè già stato...la descrizione di tutto è un immedesimarsi travolgente, catartico per alcuni...tu il mare lo trasfrmi sempre davvero in qualcosa che solo le poesie possono dire...complimenti sergio...andrea(ora passo all'altra, Inverno...)
Il mare, Andrea, percorrerlo e mai conoscerlo, le tempeste le bonacce, i vascelli e gli atolli... Un adagio che ho udico qualche giorno fa e che ne ha la summa....Certo il bastimento è più sicuro nel protetto della rada del porto, ma quel bastimento non è stato fatto per restare a riva di quell'approdo... Così come i sentimenti e le sensazioni bello sarebbe misurarli, centellinarli, ordinarli e in fine a goccee beerne, alla bisogna come un elsir un rimedio, ma non sarebbero emozioni e moti d'anima che per librarsi devono essere liberi e a repentaglio...Grazie per il tuo commento, sergio