Non so se volessi tu scrivere Do, e per sbaglio hai maesso To, comunque queste sono sottigliezze quando il significato si espone nei versi...mi piace molto, un uso delle rime e delle assonanze come a creare una melodia che porta quasi ad una danza nella lettura...su questa melodia e danza la scenografia d'un amore, un amore incapace di essere amore, recluso in sè quasi votato all'autodistruzione....i 3 versi finali cara rosi per qualche motivo, assurdo credo, mi hanno fatto pensare ad un rapporto sessuale in cui il piacere è qualcosa di sconosciuto, tutto avviene in modo quasi meccanico(con ingranaggi usurati) per un finale tutt'altro che soddisfacente....sai quando si legge, l'interpretazione che si dà è 50% fedele al testo e 50% fedele al vissuto di chi si specchia nella lettura...una poesia che scivola via ma che lascia le sue note...mi hai fatto venire in mente una cosa, ma non credo sia pertinente, per cui sarà per un'altra volta...ciao, complimenti, ti abraccio rosi, andrea
Dolcissimo Andrea non è un errore: il "to" è un richiamo banale alla rima di ciascun verso che come puoi notare finisce sempre in to! Sorrido carissimo! Allora tita fuori la sfera magica perchè hai doni di chiaroveggenza vero? A parte gli scherzi vedi oltre quello che è scritto , tu lo sai che è un dono preziosissimo? Fanne buon uso! Un bravo poeta deve saper scrivere ma cosa più importante deve saper leggere al di là delle parole e al di là della realtà così come la percezione ci fa vedere e ad analizzare, lasciandosi trasfortare strumenti di cuore e di intuito! Tu puoi! Un bacio a te!
Anche quando si scrive di altri Cosimo in realtà si scrive sempre di noi stessi! Noi siamo il filtro capisci? Inquiniamo nostro malgrado senza nemmeno rendercene conto! Anche la lettura della poesia è specchio dei nostri pensieri come giustamente ha scritto Andrea e poco possiamo fare per evitare quest'inconveniente! Delizioso Cosimo grazie a te del commento! Grazie di cuore!