il viaggio del ritorno

fischia il treno nero
per un euro è una star
a due voci sale
come il ricordo di bimbo quel ciuf ciuf.

inganna l'attesa
le ore stupite
le canzoncine sciocche,
ma solo un verso le ripete
a mezza voce
per non turbare il pubblico.

traballano le lacrime sul mio viso
ma poi un riso fuoriesce
come un rumore secco
arriva un messaggio
spezza l'angolo dell'addio.

un sorriso richiamato
che non si disperde nel viaggio
inizio il ritorno più ricco
ma sempre scorre bagnato
accompagnato dal suono
del filo di rame sull'alto voltaggio
che taglia la pelle

e vorresti rivoltare le stelle
su di una vecchia alba
ma non ne hai la forza
sgranelli gli attimi
che pesano
a spalle le porti
su cime sognate
viste,raggiunte
e poi come nuvole
perse nel mare dei sogn