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Pubblicata il 01/05/2014
Shandra

vi voglio parlare solo dell’amore
sperso nell’infinito oceano blu
rapito dall’onda che lo porta lontano.

la c’è la mia isola
immersa nell’azzurro e silenzio
l’approdo è avvolto nell’ombra
ha la forma di un sogno
dove scivolo lentamente
spalmando movimenti e disusi diari.

solo una nuvola in cielo,
muschiate rocce
delineano sabbioso sentiero
sontuose alte palme l’incoronano.

sussurro dell’attimo è musica
di diapason, vibrante nota espande
il silenzio improvviso prelude il tuono
è lecita l’attesa del rombo dell’onda
possente s’infrange scavando anfratti
profonde cale e buie caverne
di gabbiani porti dal stridulo richiamo
risacca accarezza lunghe brune alghe
brezza leggera come mano le sfiora
porta intenso profumo m’avvolge.

brucia il senso, parole non trovano voce
per raccontare la musica dell’acqua
gonfio il petto in un insensato respiro
nulla s’addice all’incombente buio
solo inutili ricordi, cose smisurate
qualche clamore, fievole eco di persa battaglia
mi chiedo: “sono invecchiato troppo presto?”
senza il gesto o l’atto che incide
sempre in fuga da cio che appartiene
l’ansia, l’attesa della voce che spiega ogni cosa.

non avrò più il mio tempo
attimo unico pieno di presenze
l’amico vivo solo nel ricordo
lei che mi ha detto t’amo
la carezza della mia dolce madre.

per questo sono tornato a “ Shandra”
per fondermi nel suo frastuono silenzio
in balia tra cielo duna e vento
poi…
…nel buio di notte senza luna
punteggiata da mute stelle
immaginare nuova luce
sarà lecito dire: domani…
…(un giorno senza dover sempre fuggire).

bruno Gasparri
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