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Pubblicata il 27/04/2014
Fratello non esser triste
è tempo di riconciliazione
dobbiamo essere amici
ad ogni costo, cosi vien suggerito

per ottenere del paradiso un posto
non importa quanti peccati hai
essi vengono tutti lavati
dalla centrifuga della benedizione

all'ingiustizia l'eterno ci condanna
affinchè noi obbediendi
non ci domandiamo il come
e il perché noi siamo

in virtù di un passaggio obbligatorio
che dalla mondanita perversa di ogni giorno
ci trascina quando s'avvicenda morte
verso quel luogo di gran consolazione

occorre prenotarsi in tempo
i posti sono numerati
chi non raggiunge merito
sarà destinato alle fiamme dell'inferno

quanta paura nasconde questo credo
abili slanci metafisici verso un cielo lontano
per tener distratto il piede sulla terra
è tutta colpa di Adamo

che volle assaporar
del frutto la conoscenza
a cui dio limitato
aveva posto un veto già in partenza

non per render l'uomo libero
ma schiavo alla sua obbedienza
il testo narra anche di angeli decaduti
tutto per far quadrare i conti

in modo da tenere l'uomo sulla terra
sottomesso e compiacente
al potere del padrone
perchè stabilito in cielo quella posizione

e per non correre ulteriori rischi
si incatena pure anima
costretta ad obbedire
per i vincoli della fede

non ci meraviglaimo poi più di tanto
se tra un governo decaduto e
un ammucchiata elettorale
ci capiti anche qualche santo

tutto per dissetar
quella tremenda sete crescente
che dall'infanzia vien somministrata
per far divenir l'adulto

un avido consuatore
di benedizione e sacro indulto
fortunatamente i santi
son da un altra parte

essi affrontano silenti i pugni delle ingiustizie
con i propri denti
rimettendoci talvolta la propria vita
per amor del prossimo

e non per paura dell'inferno.

giuseppeciaravolo
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