Fratello non esser triste
è tempo di riconciliazione
dobbiamo essere amici
ad ogni costo, cosi vien suggerito
per ottenere del paradiso un posto
non importa quanti peccati hai
essi vengono tutti lavati
dalla centrifuga della benedizione
all'ingiustizia l'eterno ci condanna
affinchè noi obbediendi
non ci domandiamo il come
e il perché noi siamo
in virtù di un passaggio obbligatorio
che dalla mondanita perversa di ogni giorno
ci trascina quando s'avvicenda morte
verso quel luogo di gran consolazione
occorre prenotarsi in tempo
i posti sono numerati
chi non raggiunge merito
sarà destinato alle fiamme dell'inferno
quanta paura nasconde questo credo
abili slanci metafisici verso un cielo lontano
per tener distratto il piede sulla terra
è tutta colpa di Adamo
che volle assaporar
del frutto la conoscenza
a cui dio limitato
aveva posto un veto già in partenza
non per render l'uomo libero
ma schiavo alla sua obbedienza
il testo narra anche di angeli decaduti
tutto per far quadrare i conti
in modo da tenere l'uomo sulla terra
sottomesso e compiacente
al potere del padrone
perchè stabilito in cielo quella posizione
e per non correre ulteriori rischi
si incatena pure anima
costretta ad obbedire
per i vincoli della fede
non ci meraviglaimo poi più di tanto
se tra un governo decaduto e
un ammucchiata elettorale
ci capiti anche qualche santo
tutto per dissetar
quella tremenda sete crescente
che dall'infanzia vien somministrata
per far divenir l'adulto
un avido consuatore
di benedizione e sacro indulto
fortunatamente i santi
son da un altra parte
essi affrontano silenti i pugni delle ingiustizie
con i propri denti
rimettendoci talvolta la propria vita
per amor del prossimo
e non per paura dell'inferno.
giuseppeciaravolo