Sentimmo gli spari
rincorrere i bersagli
come fossero dei tuoni
in ritardo sui propri fulmini.
non c’è più sabbia nella clessidra.
corri più che puoi davanti a me
verso occidente dove il sole si spegne
sì che le ombre ci vengano incontro e possano
offuscare le pupille assassine all’orda che c’insegue.
l’inutile involucro è in frantumi.
hai una macchia che s’allarga
dove spazio più non esiste
ed io con un vetro rotto
mi guardo il polso.
il sangue si sostituisce alla sabbia.
il tempo ha cicatrici profonde.
ed è tutto ciò che mi è rimasto
anche se una collana di fiori
in sogno mi appendi al collo.
il coagulo ostruisce il flusso delle ore.
e so d’ invecchiare senza aver vissuto.
sabygrizzly 2014