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Pubblicata il 28/03/2014
Sentimmo gli spari
rincorrere i bersagli
come fossero dei tuoni
in ritardo sui propri fulmini.

non c’è più sabbia nella clessidra.

corri più che puoi davanti a me
verso occidente dove il sole si spegne
sì che le ombre ci vengano incontro e possano
offuscare le pupille assassine all’orda che c’insegue.

l’inutile involucro è in frantumi.

hai una macchia che s’allarga
dove spazio più non esiste
ed io con un vetro rotto
mi guardo il polso.

il sangue si sostituisce alla sabbia.

il tempo ha cicatrici profonde.
ed è tutto ciò che mi è rimasto
anche se una collana di fiori
in sogno mi appendi al collo.

il coagulo ostruisce il flusso delle ore.
e so d’ invecchiare senza aver vissuto.

sabygrizzly 2014
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Congratulazioni a questo tuo tempo poetico! Sir

il 28/03/2014 alle 20:40

amara ma vera...l'ho sentita molto, intensa, con fugaci versi davvero sorprendenti, complimenti, ciao, andrea^^

il 28/03/2014 alle 21:44

è tutto un crescendo d'intensità che culmina nelle due righe finali, in cui ho ritrovato una delle mie amare sensazioni...complimentoni

il 29/03/2014 alle 14:56