Il buio si è appropriato della tua penna ed ha descritto una vivente apparizione. Bravissima! Sir Morris ti ringrazia e ti abbraccia.
L'inizio non mi entusiasma molto, ha un sapore di testo antico, che solitamente non mi dispiace più di tanto, ma qui non so mi par stonare un po'....passato il 4 verso comunque è tutta una discesa in un Ade meraviglioso sino ai tre versi finali che come le fauci di Cerbero spezza e lacera l'animo ma invece del dolore lo porta in un'estasi, forse un'estasi del dolore, che francamente amo alla follia, desolazione ed affermazione....è stato come andare in bici su una discesa, finche sei fermo, all'inizio, non senti molto, poi più la percorri più il brivido della velocità e del vento ti prendono ed invadono, fino alla ripresa del piano alla fine dove ancora sei trasportato dalle oscurità di quel buio che par morire e invece ribolle e ti apre gli occhi al sole che tramonta.....scusa ma mi hai rpeso davvero, ti abbraccio, andrea