PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/03/2014
Chi può eguagliarti,
chi assomiglia a te?
A Te che sei la soglia
del mio cielo aperto
e ne eserciti la signoria
chi può sottrarsi
alla Tua veloce corsa?

La sera stai alta
sulla retta di Orione
e ne riempi i confini
e sul cancello riponi
il Tuo sorriso celiato,
come quello di ladra
che conosce nel profondo
i serràmi dell'amore.

Le notti di marzo
depongono sulle Tue
tempie riccioline
irti cristalli d'acquamarina
e la tumida terra calza,
come un sandalo,
il piede Tuo snello.

E resta comunque l'attesa
di una nuova estate alcalina
che risecchi ancora
il bianco alburno
della nostra età fremente.
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (3 voti)
Jul

Molto bella.

il 12/03/2014 alle 20:21

Meraviglioso Inno alla Grande Signora...che conosce nel profondo i serrami dell'Amore!!!

il 13/03/2014 alle 07:43