ei capo dopo aver sudato le sette fatidiche camicie ,ne sudero' altre per farti i complimenti in capriole ,veramente profonda ,un salutone
....caro zordoz, il caso mi ha fatto nascere maschio.....non dico altro .....commosso nuoto nel mare amniotico cercando di cancellare la sofferenza che devasta l' universo femminile.....; un abbraccio, rom.
Grazie per come hai saputo dipingere di sole questo ritratto di Donna!
Caro Sergio, questa tua, è l'essenza della donna, quello che ogni uomo dovrebbe imparare e ricordare...immagini così vere e pure da sembrare irreali considerando i tempi....complimnti davvero ti abbraccio caro amico, viva le donne ed auguri a chi è già passata e passerà...andrea^^
Qualcuno ha scritto: " La lingua non ha ossa, ma spacca le ossa". Le parole sono lo strumento per descrivere la bellezza del creato di cui la donna è progenie di se stessa. Il tuo testo è una solare esaltazione del dono che Dio fece all'uomo. Un grazie a te e un augurio di vita alle donne.
gpaolocci, grazie per le sette camicie sudate e per le capriole, sempre apprezzate..Sergio
Gail. questi versi sono la sedimentazione di un pensiero, contrastato, forse doloroso, ma solo un piccolo contributo mio, ad una ricorrenza, non solo commemorativa.Sergio
Jul, una commozione quella che tu dici che mi è tato più cara, quanto più provenente da una donna. Sergio
Rom. è così, uomini per caso, lo siamo senza mertito alcuno, ma questo non ci esime dall'appartenere a quella metà del cielo, che è convinta che l'altra di metà gli spetti per noblesse oblige...prendiamoci ciascuno la nostra parte di responsabilità...Sergio
Cosimo "le donne, stramaledette di bellezza e mistero inarrivabile," hai detto delle parole che mi hanno fatto comprendere quanto e come e in che maniera la tua sensibilità di uomo prima ancora che di poeta, ti porti a considerare il multiverso femminile. Sono lieto che i miei versi abbiano riscosso il tuo plauso, e ti ringrazio assai per questo tuo commento che impreziosisce di più i miei minimi versi.Sergio
Annysea, un ritratto, come tu lo hai definito carico di sole, ma anche di consapevole ammissione di pochezza maschile..Sergio
Andrea, mala tempora currunt, a leggere la cronaca di questi giorni, sucessivi alla ricorrenza dell'otto marzo, viene da chiedersi quanta strada ancora deve compiere il genere maschile per riuscire a sopportare di essere solo uomo , o uomo solo. grazie per le tue parole, Sergio
Decio, mi associo al tuo augurio, anche se basta scorrerela cronaca, come ho detto ad Andrea, per renderci conto, quanto lontani siamo ancora dall'essere capaci di trovare in noi stessi la nostra compiutezza...Grazie, sergio
Credevo di amare la donna come unica essere meritevole delle mie massime attenzioni, ma dopo aver letto delle tue considerazioni mi inchino. Un saluto eclisse