Ho solcato mille e mille volte
le tue cristalline acque.
da navigante distratto ho sentito
i cento suoni delle tue onde.
eri acqua di fiume
che scorreva leggera
senza ingorghi e senza flutti.
poi, un lampo negli occhi,
la memoria di un gesto,
un'intesa segreta
e il tuo cuore si fa scoglio
a trafiggere anche il legno
stagionato del mio scafo.
e l'affonda.
cosi' naufraga la logica:
in un'immagine
non ancora disegnata,
nella malinconia
di poesia non scritta.
ora e' abbandono segreto
alle solitudini di amori crepuscolari
in notti insonni e coscienti.
noia amara della domenica pomeriggio:
assoluta certezza che esisti davvero