quando Cristo si fermò per il concorso ad Eboli
la Luna disse che il futuro è il Plexiglass,
che è riuscito a cambiare il senso della lavatrice
a inventare la palla magica e le boccette con la neve artificiale
l'unica a toccarci
in un gennaio portato male
quando Cristo prese il microfono
partì un applauso dagli archi
la Luna in stampelle picchiò sei zingari
al ritmo di una sviolinata porca,
maria la longa, il mostro tirapiedi strappamamme
fissava il nulla senza avere gli occhi
ma gli occhi gli brillavano quando
qualcuno ricordava al nulla "che l'anima...
è il mare, è sulla pelle il sale,
il poetare, che il nuovo poetare è potare
il ramo tranciato che spruzza sangue
poi Cristo si infermò dopo il concorso d'Eboli
mi pare vinse un qualcheccosa sulle stagioni
ma ora è gennaio
e La Luna stracciò al suo posto
l'iconoplastica sindone, sventolata alla stazione
dal finestrino del vagone
come una desiata lettera
di plexiglass
d'amore