Calòr ribolle per l’arido piano
e riarso e brullo per colli risale.
Or liquefà, or atterra,
sempre rivolve in cenere e zolle
l’abbrustolita miseranda terra.
Fuoco sale e vapor condensa
in pose grottesche funghi e nani,
cirrosi cumuli bizzarri e strani.
Io vi guardo creature d’estate
e sento la stagion che incrina,
là diverge in uno sbuffo,
qui sommerge
in una cascate di more.
Tutto questo vedo
tutto quanto avverto
nel sottil mutamento
della stagione.
E mia spelonca e mio riparo
è l’aura fresca della Pollina,
caro eremo amaro
d'una Ruota cristallina.
(Ruota, paese in provincia di Lucca)
- Attualmente 3.66667/5 meriti.
3,7/5 meriti (3 voti)