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Pubblicata il 29/01/2014
Un serpente di luci
si snoda lesto
nelle viuzze sinuose
del paese sonnacchioso
sulle sponde d'Oltre Pò.
Sghigniazzando si sofferma
sulla soglia dell'emporio
sulle gale incolori
d'arlecchini strampalati.

Corre e mugge l'uragano
di schiamazzi strombettati
e linguette irriverenti
nello strùscio di cartocci
smunti d'olio e di cecìne.
Passa e scivola sugli stracci
d'una bambola di pezza
tra coriandoli filanti
e su quello che avanza
dalla folla dei baccanti.

Una frotta di ragazzi
trotta svelta, si dipana,
sfuma lesta tra faville
dentro grumi decrescenti
nel tramonto vespertino.

Domani le Ceneri
e lo stormo d'innocenti
si sofferma nella via,
i capretti suggono
le ultime stille
di vita materna
prima del buio.

La prossima luna
sarà Pasqua
una campana già annuncia
il tempo del Risorto.
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errata corrige: "sghignazzando", per Buffalmacco!

il 29/01/2014 alle 12:43

Seducente descrizione di tradizioni e commemorazioni! Un caro saluto ed un bravo! Morris

il 29/01/2014 alle 18:20