PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/01/2014
Con alon di santa e di virtù convinta,
si studiava e se ne illuminava
del suo bianco vestito forte vanto.
di seta spuma come lieve piuma,
a dispetto dell’ardita età
la sposa in cuor si rinnovava
candor di giglio, la felicità.
trionfale il velo le celava il viso
per scongiuri in abile sorriso
a chi sperava che finisse male.
in altra sala in clima conviviale:
il figlio minore, il ventenne,
i tre mariti dall’aria indifferente
e tra la gente il compagno nuovo
non proprio recente, ma consorte
sostituto qualche tempo fa.
la vastità di folla, non tutta convitati,
era curiosa di veder la sposa
immacolata fata nell’abito di neve,
castità d’un arco molto breve.
l’inquieto ronzar delle donnine
borbottava con il labiale:
“Doni che fan l’arti divine,
una giovinetta, proprio uguale.”
poi qualcuno strillò:
“È tornata vergine la sposa,
ma vedi un po’ che strana cosa!”
  • Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (4 voti)

Concetto spiccato di ciò che è meramente poesia! Io sposo il tuo dire che mi fa tanto gioire! Bravissimo Ugo (5+)

il 24/01/2014 alle 16:28

Poesia originale e ironica. Bravo!

il 24/01/2014 alle 18:14

molto bella i tuoi testi sono cosi' veritieri. pupetta.

il 25/01/2014 alle 18:06

bravo nell'ironia nel descrivere una realta' che non e'poi cosi' rara ciao ,marinella

il 25/01/2014 alle 21:07

ironia intelligente per una bella poesia.Un abbraccio,patty

il 26/01/2014 alle 08:21