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Pubblicata il 20/01/2014
Prona restia come la luna
affilata come frasche di campagna
muta e impreparata
osservo ciò che resta oramai di noi,
la vita mi circonda assidua e spettinata,
cauta come il tuono
nel cuore di un infante.

ride sguaiata nell'ebrezza dei venti
la natura,
le dita raccolte in un pugno esangue.

ho un padre a cui sorridere la sera,
un riccio di mare
su terra deportato,
arido e infantile
come la speranza di averti tra le braccia.

il nido rovescia la rondine
in un singulto amaro.
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3,0/5 meriti (6 voti)

Gradita piacevolmente! Bene bene bene! Morris

il 20/01/2014 alle 21:26

Gran bella poesia!

il 21/01/2014 alle 08:12

Ma che bella! Complimenti di cuore;patty

il 21/01/2014 alle 08:37

Ok.

il 21/01/2014 alle 10:44

una levata di cappello meritata ,un salutone

il 21/01/2014 alle 17:32

piaciuta davvero tanto...

il 26/01/2014 alle 11:05

cauta come il tuono, bella contraddizione...

il 30/01/2014 alle 07:15

Ha un non so che di costiera della Normandia, evocativa.

il 08/02/2014 alle 01:42

sì, è vero, ho glissato, mi succede spesso,non tengo la rotta! grazie a tutti dei commenti

il 10/03/2014 alle 13:42