Ciò che si crea è per se, poi si condivide, quindi torna a se. Forse altri lo potranno sentire e fare proprio, o forse no. Eppure si continua...nero su bianco, generazione dopo generazione.Arlette
e' come stare intorno al focolare ognuno racconta qualcosa di se dei suoi sogni della sua vita delle sue memorie ecc ecc fra 3600 anni non staro' certo a preoccuparmi ,un salutone
Tra 3600 forse neanch'io. Però, Paolo, c'è qualcosa nel meccanismo che non quadra bene. C'è una spinta di troppo, come un calcio nel didietro, che tende a "prosciugarti". Non credo sia possibile scrivere centinaia (in alcuni casi migliaia di cose, come ho notato da qualche parte), non è naturale. Se lo fai probabilmente è per restare a galla (per non sprofondare nella sedimentazione). E' un meccanismo che alla fine produce, in alcuni casi, delle caricature! Sarà errato il mio giudizio? Forse. In questo caso sarà un errore in più. Ormai ho perso il conto.
Tu continua a scrivere, non importa se piacerà o no, la scrittura è la prolunga del cuore. patty
sì, questo è vero Patty, anche se io credo più ai neuroni che al cuore. Comunque ti ringrazio.
Ancient su questo sito scrivono persone che magari hanno quaderni di poesie scritte 30 anni fa' , altri magari scrivere per scrivere , Asimov scriveva un libro in tre giorni ,io stesso ho foglietti ammucchiati sulla libreria e quaderni con poesie che risalgono agli anni 80 ,e parecchie ancora stanno li , poi certo ci puo' essere sempre un dubbio , ma tu scrivi ed io le leggero' tanto piu' o meno belle l'importante e' esprimersi ,un salutone