PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/12/2013
Elena Buzzati si sente felice. A pranzo il marito e i suoi figli hanno gustato le pietanze che ha cucinato con la solita esperta abilità culinaria. Ha preso per la gola Sergio perché così potrà convincerlo ad accompagnarla per acquistare i regali di Natale. Mancano quattro giorni a quella ricorrenza religiosa che lei ama tanto perché è credente e crede fermamente nei valori sacri della festa. Inviteranno i suoceri e la madre di lei per una riunione di famiglia all’insegna della generosità nello spirito del Natale. Sergio fuma in salotto, intento a leggere il quotidiano. Subdora che la moglie stia macchinando qualcosa a suo danno, ma deve fare buon viso a cattiva sorte, accettando di uscire con lei per quei stramaledetti regali il cui acquisto si ripresenta ogni anno come fossero una spada di Damocle sul suo capo. In realtà, Sergio è tirchio, anche se si definisce economo, ed eviterebbe di spendere denaro in modo superfluo. In giro per negozi Elena è costretta a comprare regalucci di poco conto, pressata dal marito che mormora scandalizzato sulle spese “folli” della moglie. Quando viene a sapere che deve fare un regalo alla tanto detestata suocera, s’impunta come un mulo da soma e trascina furioso Elena verso la macchina per ritornare a casa.
elena è avvilita e non ha voglia di litigare con quel testone. Dispone quei quattro regalini sotto il bell’albero che addobba ogni anno con originalità e fantasia. Fabrizio, Marta e Giacomo, i suoi tre figli adolescenti ,notano i musi lunghi dei genitori e decidono di indagare. L’architetto Buzzati si sente a disagio davanti alle domande dei ragazzi, è evasivo e risponde che la loro madre ama spendere troppo. I figli lo criticano perché a Natale bisogna essere più generosi e altruisti. Pensano a se stessi perché così potrebbero ricevere regali importanti. Il padre invece ricorda loro le spese sostenute per la casa, le vacanze e gli studi ed appare alquanto categorico nella decisione di dover risparmiare.
elena confessa ai ragazzi che non lo sopporta più e che ha intenzione di tornare per un certo periodo dalla madre. Si guardano stupiti e temono un orribile Natale. Le consigliano di lasciar correre perché il papà sicuramente cambierà idea e sarà comprensivo. Sono preoccupati per la madre che è molto avvilita.
elena ha un buon cuore ed ama suo marito. E’ pronta a giustificare le sue scelte, a patto che la nonna Eufemia trascorra il Natale a casa loro. Di fronte al diktat della moglie Sergio trasecola, ma alla fine deve accettare per il quieto vivere. Lui però ribadisce che non spenderà un euro per l’odiata suocera. Ricorda sempre quando lei gli rinfacciava i suoi difetti, comportandosi con un dire petulante e con un atteggiamento borioso e prepotente.
la situazione sembra migliorata, anche se grava in casa una cappa di sfiducia e di inquietudine. Tre giorni prima di Natale Elena riceve una telefonata anonima che la informa del tradimento del marito con una donna sposata. Le viene fornito l’indirizzo e le sono precisati il giorno e l’ora dell’appuntamento clandestino. La comunicazione viene interrotta in fretta, senza che lei possa replicare. Si sente a pezzi e piange amaramente. Suo marito la tradisce! E poi strepita per limitare le spese di casa! Chissà quali regali farà all’amante! A lei ha regalato lo scorso Natale un anellino d’argento con un minuscolo cuore d’oro.
architetta la vendetta e non dice nulla ai figli per non avvilirli. Amano e stimano molto il padre che considerano una persona responsabile da prendere a modello. Cerca di apparire serena, senza far trasparire il tormento interiore, e bacia come al solito Sergio che sta per uscire dopo pranzo per recarsi ad una riunione di lavoro con gli architetti del suo studio. Elena, dopo circa mezzora, raggiunge il luogo dell’appuntamento e del tradimento. Sa di trovare il marito a letto con quella donna. E’ furiosa! Il portone del palazzo è socchiuso, così entra nell’atrio e sale con l’ascensore al secondo piano. Si fa coraggio, anche se trema per la forte emozione e suona al campanello della porta su cui spicca lustra la targhetta in ottone col cognome “ Semboni”. Sente del trambusto, ma dopo un po’ apre la porta proprio lui, Sergio. Indossa la giacca di un pigiama di seta blu e un paio di boxer a cuoricini rossi e bianchi. Porta i calzini ai piedi! Elena prova ribrezzo e, approfittando dello sguardo sorpreso del marito, gli appioppa due ceffoni, mentre urla e gli rinfaccia il tradimento. Sergio non ha il coraggio di rispondere, preso alla sprovvista, e riesce a chiudere la porta per difendersi da quella furia. Elena picchia sul duro legno e continua a suonare al campanello, mentre gli inquilini del piano si affacciano curiosi e sgomenti. Poi , soddisfatta del risultato, scende trionfante la scala e se ne va.
a cena sembra tutto normale, ma gli sguardi di Elena e Sergio sono taglienti come lame di coltello. I figli avvertono una pesante tensione e scrutano i genitori, ma non si arrischiano a fare domande. Il silenzio è rotto soltanto dal rumore prodotto dalle posate nei piatti.
in camera da letto Elena intima con tono deciso a Sergio di interrompere quella relazione, altrimenti lo lascerà. Non vuole distruggere la vita dei figli, parlando loro di separazione legale, e spera che lui si ravveda. Sergio rimane in silenzio, quasi indifferente alle suppliche della moglie, ma poi le dice che ama quella donna e non vuole lasciarla. Elena trasale. Ha però il coraggio della moglie tradita e offesa. Lo minaccia di rivelare tutto ai suoi collaboratori di lavoro e di svergognarlo con i figli e con i genitori di lui. Sergio non risponde e va in bagno a fare la doccia. E’ nervoso, ma vuole rimanere calmo. L’acqua calda lo rilassa, mentre si insapona. Elena entra in bagno e lo costringe ad uscire dalla doccia, minacciandolo con un tagliacarte appuntito. Sorpreso e imbarazzato perché è nudo, le dice di calmarsi e la asseconda, indietreggiando in camera da letto. Le gocce d’acqua cadono sulla moquette, imprimendo piccole macchie cupe che affiorano in superficie. Sergio si guarda intorno e vorrebbe il suo accappatoio, ma Elena gli ordina di uscire sul balcone. Lui protesta e cerca di farla ragionare, ma non c’è verso di calmarla. Nudo, gocciolante e infreddolito esce, mentre la porta finestra si richiude alle spalle con un tonfo sordo.
il giorno di Natale tutti sono riuniti attorno all’albero, intenti a scartare i regali. Si avverte una serena atmosfera rallegrata dai sorrisi e dalle grida di sorpresa nello scoprire i doni. Sergio è raffreddato ma sorridente. Elena lo loda davanti ai figli, ai suoceri e a sua madre perché ha voluto essere generoso nell’acquisto di quei regali così costosi. Lei indossa un collier d’oro e brillanti che spicca luminoso sulla sua pelle chiara. Anche sua madre, nonna Eufemia, l’odiata suocera di Sergio, ha ricevuto un abbraccio caloroso da parte del genero che le ha regalato una sciarpa di chachemire firmata “Missoni”. Sergio tossisce confuso e rosso in volto. Pensa raggiante ai soldoni spesi e all’amante persa.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Ottimo scorrere di parole : mamma mia.. che situazione!

il 27/12/2013 alle 15:19

un bel tipino..la moglie!.simpatico racconto.Ben scritto.

il 27/12/2013 alle 18:47

come sempre bella e spiritosa ti meriti non uno ma tre inchini un salutone e un buon anno nuovo

il 27/12/2013 alle 21:56

bello il racconto,ironico spiritoso con un bel personaggino...marinella

il 28/12/2013 alle 18:24

Sei stato bravissimo, ma che tristezza... Penso a quelle tante famiglie unite nella solitudine di sentimenti finiti e insieme solo per convenienza. Un abbraccio,patty

il 02/01/2014 alle 09:23

Una situazione costruita per immaginare un Natale ribaltato in cui i comportamenti si modificano spontaneamente o per imposta scelta d'altri. Grazie, ma non v'immedesimate troppo...

il 02/01/2014 alle 15:29