PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/12/2013
E' domenica mattina, di servizio, ghiaccio quello solito sui vetri, strada facendo i chioschi col caffè e di panini riscaldano infreddoliti e claudicanti giovani, che credono di esserlo perché hanno fatto l'alba, tirando la notte da qualche parte fuori da un locale o da un sogno che si richiude la mattina come un valva scura e insondabile. La notte non è stata sconfitta, ha vinto, e lo si legge dalle sigarette rabbiose da una ennesima Cheres, da una risata sguaiata che echeggia e se ne frega di chi dorme e non vive appieno rubando le ore piccole al quadrante per farne tappeto di occasioni o furto; come dei Faust precari in disco in Pub esclusivi rubano alla notte l'immortalità che dura dal tramonto a questa aurora infreddolita e che raspa la gola come questa ennesima sigaretta come questo sonno che non viene, come tutti quei Manhattan, aperitivi di un desco che non è stato mai imbandito , come quel senso di vomito che ricacci indietro pensando che quando ti sveglierai sarà sera un'altra volta, ed il lunedì dalla sua garitta tiene a bada ogni sogno ogni illusione ogni speranza, sino a sabato prossimo, sino alla prossima domenica di turno..
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vivida descrizione che ben conosco, non in prima persona perchè non sono un amante di serate pazze ma ho visto amici praticanti...ho provato in qualche testo a descriverlo ma mai molto bene, almeno non come nel tuo testo, semplice, lineare e diretto....ho adorato l'espressione "La notte non è stata sconfitta" e la sua vittoria si fa più forte quelle volte che l'alba purtroppo si leva troppo rossa....testo importante, x nulla banale...bravo come sempre...ciao sergio, un abbraccio e una buona domenica, andrea

il 08/12/2013 alle 17:52

Un tentativo questo mio, Andrea di scrittura d'impulso, in una domenica mattina di qualche tempo fa ma che ieri ho ritrovato intatto nella sua suggestione narrativa, o almeno che io trovo lo sia. Una prova che emulando diversi autori qui in Ph ho trovato il coraggio di proprorre non so ancora se sarà un tentativo isolato o se la prosa pura abbia qualche seguito nel mio scrivere, per adesso ti sono assai grato di avere letto e commentato questo mio "esordio". Sergio

il 09/12/2013 alle 06:01

Non è mai vano riproporre testi che un tempo sono stati generati dall'anima del poeta con sangue e lacrime...la poesia non passa mai di moda, la poesia è profezia che si rinnova sempre, per ogni nuova anima che se ne nutre! Io ti ringrazio Sergio per questo testo che appartiene agli esordi...per me è prodigio di oggi, di una domenica appena trascorsa.

il 09/12/2013 alle 07:45

un testo forte ma vero marinella

il 09/12/2013 alle 09:53

Il mio commento non so quanto possa valere, ma credo proprio che tu debba continuare a scrivere in prosa. Mi piace il tuo raccontare. Ci sai fare: sei bravo.

il 09/12/2013 alle 16:24

Annysea, grazie per l'attenzione che hai prestato a questo mio scritto che non ha pretese di essere scaturito dala fiamma sacra della poesia, ma da pensieri spontanei scaturiti strada facendo una domenica mattina in cui , all'alba, ed intendo proprio quella antrelucana, quelle ore in cui in giro ci sono solo quelli che fanno tardi o quelli che iniziano presto, ed io faccio parte di questa seconda schiera,nel il tragitto che è costellato da questi chioschi ambulanti sempre gremiti da figure emblematiche della notte trascorsa,..meditazioni ancora calde del sonno scacciato e irte del ghiaccio incontrato...Sergio

il 10/12/2013 alle 06:37

Grazei Marinella per esserti soffermata sulla lettura, sergio

il 10/12/2013 alle 06:38

leodamico, il tuo commento ha valore, invece, ed anche il tuo incoraggiamento a proseguire con la prosa.. Grazie, Sergio

il 10/12/2013 alle 06:39

Letta volentieri la tua domenica mattina

il 10/12/2013 alle 12:56

Grazie Elisa* per avere lasciato una traccia, sergio

il 10/12/2013 alle 13:36

Grazie gail per le tue parole lusinghiere. sergio

il 11/12/2013 alle 05:55

l'anima e' la penna che genera il testo e la tua e' molto profonda e rappresentativa un inchino ,ciao

il 11/12/2013 alle 17:55

GRazie Fabio per il tuo aprezzamento, Sergio

il 12/12/2013 alle 05:51

grazie gpaolocci per questo commento, Sergio

il 12/12/2013 alle 05:55

Grazie Cosimo per le tue parole, non conoscevo emidio clementi, e dei massimo volume sapevo soltanto che esistessero, seguirò il tuo consiglio e proverò a crecare questo autore cantante poeta e ti farò sapere. Si, le parole sono importanti, e noi, ormai ce ne cuiramo poco usandole spesso superficialmente male ed a sproposito, lo scriver aiuta a misurarsi con le proprie di parole, come fosse una eco che ce le ritorna mostrandocele senza misericordia o alibi..se sei tanto modesto di ascoltare ed ascoltari, naturally.. Ti rinnovo la mia stima e l'interesse che nutro per il tuo stile e i tuoi componimenti, sergio

il 06/01/2014 alle 06:11