vi sono luoghi
dove regnano incontrastati
i Silenzi
e le antiche dimore degli uomini
si adornano di ghirlande il volto pietroso.
invano tende l’agguato
il graffio della notte.
sorgono mille lucciole argentate
come per magia
e si appuntano sui rami degli abeti
ad occhieggiare.
una porziuncola di gioia
freme come colomba
di spiccare il volo
nei vicoli assonnati.
un anelito azzurro pervade
questo biancore di nuvole,
questa purezza che aspira
di giungere alle guglie dei campanili,
percorrendo l’intrico dei vicoli
affamati di luce,
in una notte piena di bagliori
che irradia intorno a sé
il Dio bambino!