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Pubblicata il 16/11/2013
E’ notte.
umida infeconda breve.
raggi di niente
voci se.
ti rigo gli occhi
tu righi me.
oh celeste
nel cielo
ruzza impaziente
il niente
avviluppa il mare
povero.
l’urbe trattiene il sospiro
pallida.
la via squallida
solo per me.
per chi nasce stasera
e alza gli occhi al cielo
c’è un ambulante che urla.
vende la vita.
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Un canto o un grido che turba la notte? Vi leggo di un percorso a passi lenti con soste che servono a creare dei flash,della volontà di vendicarsi per identificarsi in chi grida alla vita e la mette all'incanto. Apprezzo ciò che brilla nel buio. Grazie della lettura.

il 16/11/2013 alle 13:33

Lettura perfetta specialmente nella "volontà di vendicarsi per identificarsi in chi grida alla vita e la mette all'incanto". E' quindi un grido che turba la notte. Sono contento che sia arrivata così come volevo. Grazie mille per il commento e la sensibilità dimostrata

il 16/11/2013 alle 13:48

Molto bene... mi è veramente piaciuta!

il 16/11/2013 alle 20:52

bravo nel buio ce' sempre qualcosa che brilla, un domenicale saluto

il 17/11/2013 alle 12:27