Manie
smaniano nelle mani,
maniche tirate oltre
a coprire
più delle unghie mangiate.
devo rilassarmi.
coda di temporale
una nuvola in un cielo
da trascurare,
una carezza di vento
per un lenzuolo steso
ad asciugare.
frugo tra i ricordi,
cerco occhi così luminosi
capaci d’oscurare la bellezza del sole,
echi fiochi di parole così audaci
da scarmigliare i pensieri
delle nuvole.
niente.
solo buio.
poi improvviso
nella scatola del riso venere
ritrovo il tuo sorriso
e l’illusione benigna
germina tra la gramigna.
ti bacio in un presente assente
nel vuoto delle braccia
scaccio l’odore lontano della bonaccia,
tra le tue mani
lascio cadere
una testa
piena di pensieri
prendi
svuota
rendimi
brandelli di domani
anche a pezzi piccoli
purché sian più leggeri di Ieri
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