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Pubblicata il 11/11/2013
Figlio di Salo',vittima di una guerra:
8 settembre:obbrobriosa pagina
da riscattare;
fucile automatico di germanica estrazione;
un logoro tascapane e due giberne in via
di estinzione;
combatti il partigiano tuo fratello nel dolore;
infiammato di sincero amor patrio;
ascolti con commozione
il discorso di un Duce
dalla non piu' riconoscibile voce;
il nero invasore e il britannico assaltatore.
commistione di razze
da lottar senza esclusione,
con le unghie e con i denti.
600 giorni di breve vita:di fulgide illusioni:
mitiche vittorie da ottenere con
armi segrete:
mai afferrate dalle tue mani
ma il grigio spettro del 25 aprile
aleggia esaltato
sul figlio di Salo'
dal nero copricapo.
il tuo sacrificio
guarda con rispetto e pena
lo Stivale liberato.
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Potrei ricopiare il commento scritto poco fa, in un'altra poesia, in sintesi: dobbiamo e possiamo stendere un velo pietoso, prima o poi ogni verità salterà fuori ma adesso no, troppe le menti invase dell'odio politico. Prima e dopo lo 8 settembre abbiamo vissuto una guerra fratricida dove, da una parte e dall'altra, sono state commesse nefandezze di ogni tipo.

il 12/11/2013 alle 10:29

Potrei ricopiare il commento scritto poco fa, in un'altra poesia, in sintesi: dobbiamo e possiamo stendere un velo pietoso, prima o poi ogni verità salterà fuori ma adesso no, troppe le menti invase dell'odio politico. Prima e dopo lo 8 settembre abbiamo vissuto una guerra fratricida dove, da una parte e dall'altra, sono state commesse nefandezze di ogni tipo.

il 12/11/2013 alle 10:30

per non dimenticare mai! Grazie per questa poesia

il 13/11/2013 alle 08:00