Oltre l’immenso, l’infinito io
sazio e stravolto di cielo
tra istinto e intelletto conteso
ancora d’anima al pianto
racchiuso il dolore nell’universo
l’ultimo tempo d’un attimo
amor fati di cuore folle
bianco angelo ai piè d’un cero
il cerchio d’un credo nell’ascolto vero
ove lo spazio è ritorno disperso
e le carezze son perdono
riconciliato l’amore al mondo
mi vivo culla in dono
sui petali del mattino, il candore
di una follia intima narrante
la preghiera di primitiva fonte
alla vita miracolo d’eterno ponte.
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