Inquietante
calma nella mente
sono ferma
quasi assente
ho perso il contatto
durante il volo
in un cielo rosso
di mattino
che prometteva
pioggia di lino
per bendare
la pelle infetta
e asciugare
il veleno
instillato
goccia a goccia
nelle vene delle mie braccia
il cuore
è un puntaspilli
dove infilo
giorni assolati
tra il frinire dei grilli
e il finire dei fogli
nel rifugio delle maniche
l’agitazione dei sassi levigati
liscia la vergogna delle mani
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