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Pubblicata il 07/11/2013
Che sia dolore alla porta dell’anima
giunto al varco della solitudine
quando smarrita la resa nell’ultima scelta
si torna a bagnare in mare la vita
con il vento tra i capelli sotto la pioggia d’inverno
e pelle nuda che non sa come morire
mentre trema senza ragione
divorando emozione.
a bocca aperta sulla soglia stretta
il tempo si tuffa in un sogno senza ritorno
ballando sotto le stelle con piedi di cielo
nell’innocenza di mille farfalle in memoria
aperta la porta a chiave dietro la notte.
il senso di te nella mente così vivo
nell’anima urlante libertà d’essere
con parole senza ore che s’accarezzano sole
la paura non scherza quando nasconde il cielo
e la dolcezza diventa pianto senza velo
dileguatasi come verbo d’amore
ha fame ma si dirige altrove
non più intero nell’insieme,
ma pensiero diviso che si contorce
nel dubbio sconfitto e nell’assenza di luce
la mia anima ha casa nella tua voce.
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Gradita

il 07/11/2013 alle 15:22

poesia che si fa sentire nel cuore una levata di cappello con annesso inchino, un saluto

il 07/11/2013 alle 17:15

Bella! Ciao

il 07/11/2013 alle 19:02

Molto bella! Lessico adorabile. Ciao,patty

il 08/11/2013 alle 07:19

Signori e signore grazie della lettura edel gradimento!

il 08/11/2013 alle 22:01

pelle nuda che non sa come morire...favolosa...

il 09/11/2013 alle 18:40

Sì, grazie Anny!

il 15/11/2013 alle 12:12

un verso mi ha colpito particolarmente...il senso di te nella mente così vivo nell’anima urlante libertà d’essere...mi ha fatto ripensare ad un amore ad un tempo, mi ha commosso, la poesia mi piace ma è questo passaggio che io sento più di tutto, capire il perchè mi richiede aprire troppo quindi dico solo brava, ciao rosi, ti abbraccio...andrea

il 08/02/2015 alle 20:03

Oh dolcissimo Andrea grazie di cuore! Un abbraccio a te!

il 09/02/2015 alle 12:28