PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/11/2013
L’aveva tanto amato
appassionatamente
con la forza d’una sinfonia,
teneramente come un neonato
con il piacere della nostalgia.
l’abiezione mista alla paura
con dolore intimo e raccolto
ogni fantasia sopportato
con l’illusione che un di, mutato,
l’avrebbe ancora e tanto amato.
ma propese per lenire il danno.
un giorno caricò la delusione,
amarezza, scontento, disinganno,
disagio, tristezza e frustrazione,
e lontano traslocò l‘affanno.
lui non si curò giacché l’amava,
di certo a modo suo senza calore,
ché della forma lui non si curava.
musica suonò di cuori infranti
canzoni che slegavano catene
lavavano le pene e le paure,
anche se sentiva soffocare.
definì così con sue misure
ch’amare fosse solo soddisfare;
di dosso si scrollò d’ogni rimpianto,
scordò bassezze, voglie e le brutture
che da sempre l’avevano distinto
e solo restò nel suo recinto,
segnando senza amore la sua sorte
certamente peggiore della morte.
  • Attualmente 2.66667/5 meriti.
2,7/5 meriti (3 voti)

Seduce ogni tipo di mente!

il 05/11/2013 alle 13:09

triste sconsolata ma bellaaaaa,un saluto

il 05/11/2013 alle 16:40

una storia coinvolgente...

il 05/11/2013 alle 17:33

una storia coinvolgente...

il 05/11/2013 alle 17:33

una storia coinvolgente...

il 05/11/2013 alle 17:33

Quando vedo che hai scritto una poesia mi viene subito alla mente una canzone di Mina, te la canto: " Arrivi tu, la mente torna, il cuore mio, quasi si ferma... ecc.ecc. Bravissimo come sempre. Un abbraccio,patty

il 05/11/2013 alle 17:58

Seducente

il 05/11/2013 alle 23:21

incantevole come e'sempre la tua scrittura marinella

il 06/11/2013 alle 11:41

Poesia da rileggere più volte. Da ritenere la chiusa. Un saluto Silvio

il 07/11/2013 alle 09:56