Spesi diversi anni
i migliori della nostra vita
alla spasmodica caccia
del coacervo pennuto
un mitico esemplare bisex
dalle robuste e pelosissime
cornucopie intermittenti.
quando la terz'ultima stilla vergine
di stolta speranza, mi abbandonò
nel più sperduto desertico e buio
angolo scaleno della nostra plurima
memoria collettiva garantita
mi si parò davanti tracotante
di accecanti nostalgiche vicissitudini
un gigantesco esemplare di coacervo
schizzando una bava lasciva
sugli ingranaggi del mio schioppo.
premetto che premetti
subito il grilletto al grido:
stavolta non mi scappi
coacervo dei miei stivali!
che difatti erano di purissima
pelle di scroto di coacervo
ma oramai così lisi da sembrare
condom usati in lattice rimunto.
comunque...
l'arma in questione emise
un flebile flop
e il proiettile se ne uscì
bavoso e lento come una lumaca
esaurendo la sua prestanza
tra le sterpaglie rinsecchite al suolo.
il coacervo s'allontanò soddisfatto
sballottando le sue piumate chiappe
in faccia all'universo tutto.