hai espresso un pensiero che profondamente condivido....bravo fabri ciao^^....comunque sempre ricercare la possibilità d'un nuovo, anche dove questo non esiste^^
quel che dici e' vero fabrizio,ma se scrivere cose trite e ritrite fa star bene perche' non farlo?E poi non e' vero che un sentimento,un dolore,una gioia la si puo'esprimere in mille modi diversi? io penso che lo scrivere serva anche da terapia tanto che mi risulta che x gli anziani sono nati,all'interno di centri sociali e universita' della terza eta',molti circoli di scrittura molto frequentati. scrivere apre porte sconosciute anche a noi stessi ,distilla sentimenti,va alla radice di problemi che dormivano in noi.un caro saluto marinella
" Tutti i dolori sono/ sopportabili se li si/ fa entrare in una storia/ o se si può raccontare/ una storia su di essi" -Karen Blixen- patty
Amico mio (se me lo permetti) il tuo scritto mi piace ma, al di la' delle proprie emozioni uno puo' scrivere anche di due parole scritte ovunque , di un discorso sentito in giro ,sul treno ,di una situazione in cui si e' trovato , io per esempio quando sono triste ammesso che lo sono non scrivo mai , un salutone
Quando si crea uno stallo nel pensiero, la mente si ferma, convinta di non poter esprimere nulla. Ma non è così, successivamente, un'idea s'impossessa di noi e si ricomincia a scrivere. Il soggetto non è importante, importante è quello che si esprime con personalissimo pensiero, nessuno scritto è uguale ad un altro. Possiamo scrivere sui fondi di bicchieri o sui fertilizzanti chimici, in mille modi diversi. L'importante è continuare a scrivere e, quello che tu scrivi non sarà mai presentato come farei personalmente ed il mio scriverà non sarà come altri che si accingono a farlo con diversa impostazione. Il mondo può essere interessante anche per la diversità di pensiero ed esposizione sullo stesso soggetto ma con effetti differenti.