PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/10/2013
In Via De Gasperi c’è movimento. Alle tre di notte la gente si muove come se fosse pieno giorno.
un gruppetto di ragazzi brandisce bottiglie di birra come se fossero spade e le loro risate sono sguaiate. All’angolo con Via Mattei un pappone schiaffeggia la puttana che lo ha preso a colpi di borsetta, mentre lei grida e piange. All’arrivo della volante della Polizia il pappone fugge e i ragazzi si rintanano nell’androne di un palazzo. Alcuni passanti si avviano silenziosi verso una meta che è ignota ad altri ed evitano le pozze d’acqua del recente temporale. La pioggia non ha però lavato il sangue che sporca l’asfalto e il pavè di un’isola pedonale. Il poliziotto frena bruscamente e scende dall’auto guardandosi intorno come se cercasse l’assassino. Altri due poliziotti giovani e dall’aria impaurita si avvicinano al capannello di curiosi che nasconde alla vista il corpo di un uomo immerso nel suo sangue, la postura naturale come se dormisse ad occhi aperti . Il Commissario Carmelo Puzzanghera conosce quel quartiere, anche se è stato trasferito da poco in città. Viene quasi ogni sera al “ Garofano rosso”, un pianobar dove spera d’incontrare l’anima gemella. Scende dalla volante per ultimo, quasi indispettito che nessuno degli agenti gli abbia aperto la portiera. Dov’era prima c’era chi si faceva in quattro per lui, ma era una consuetudine che aveva ereditato dai suoi predecessori. Si sistema l’impermeabile, calca il cappello nero sulla testa e si dirige piano verso il luogo del delitto. Tanto il morto da lì non se ne sarebbe andato. Aveva dovuto rinunciare all’appuntamento con la cantante del pianobar che non sapeva ancora dell’improvvisa decisione fatale del suo amante. I poliziotti intatto hanno allontanato i curiosi. Il commissario Puzzanghera dà un’occhiata indagatrice al morto. In lontananza si sentono urla di sgomento e d’orrore, mentre arrivano delle persone che a mala pena riescono a parlare. Dicono che ci sono altri morti lungo la strada, tutti con un pugnale piantato nel petto o nella schiena. Anche il cadavere ai piedi del commissario ha una lama di 30 centimetri piantata nel cuore. Arrivano altre volanti a sirene spiegate, stridendo le gomme sull’asfalto. Il Commissario Puzzanghera ascolta e riflette, poi si avvia seguito dai due giovani poliziotti verso quella che assomiglia ad un’unica scia di sangue. Alcuni corpi sono supini, altri riversi a faccia in giù. I pugnali hanno trafitto il petto o la schiena. Il commissario Puzzanghera , come se stesse ragionando a voce alta, dice : - Credo di aver scoperto la pista che ci condurrà all’Accoltellatore oscuro.
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Impegno da premiare

il 20/10/2013 alle 10:32

Grazie.

il 21/10/2013 alle 10:39

L'affare si fa complesso . Attendo il seguito.

il 21/10/2013 alle 17:15

Ma che bravo Decio..., ti sei trasformato in Sherlok Holmes di oggi. Un racconto che riesce a delineare bene il susseguirsi degli avvenimenti, pieni di suspense, che rendono il lettore molto partecipe. Bella bella la caricatura dei personaggi. Saluti

il 27/10/2013 alle 19:04