Amici, che ritrovati siamo, tutti
Pur ignorando prima a qual motivo
Fare tal ritrovo quasi votivo,
Un'ultima parola a chi si butti:
Io vidi la Speranza già risplendere
Nell'aria della stanza, come un aureo
Uccello che parlasse alle mie orecchie
Voci e parole per me troppo tenere
Io vidi, e quanto vidi mi sfuggì;
Credetti, e la mia fede mi tradì;
Il giorno fuggì via dietro alla sera
Ora ci ritroviamo in altre ore,
Con altra gloria ed altra sicumera;
Dunque, si brindi a tal mastro scultore!
Ché quale mai artefice migliore?
Sì bianco e risplendente era il destino
Che fecemi risplendere davanti!
Mio solo errore fu di non errare
E siccome agli amanti,
Morte mi venne dal non dubitare