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Pubblicata il 25/11/2002
Amici, che ritrovati siamo, tutti
Pur ignorando prima a qual motivo
Fare tal ritrovo quasi votivo,
Un'ultima parola a chi si butti:

Io vidi la Speranza già risplendere
Nell'aria della stanza, come un aureo
Uccello che parlasse alle mie orecchie
Voci e parole per me troppo tenere

Io vidi, e quanto vidi mi sfuggì;
Credetti, e la mia fede mi tradì;
Il giorno fuggì via dietro alla sera

Ora ci ritroviamo in altre ore,
Con altra gloria ed altra sicumera;
Dunque, si brindi a tal mastro scultore!

Ché quale mai artefice migliore?
Sì bianco e risplendente era il destino
Che fecemi risplendere davanti!

Mio solo errore fu di non errare
E siccome agli amanti,
Morte mi venne dal non dubitare
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belal davveroe ster

il 25/11/2002 alle 11:47