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Pubblicata il 13/10/2013
Esiste un bimbo chiamato dolore,
nato da ancestrali silenzi,
tra diafani riverberi.

e' cresciuto,
al ritmo dei rintocchi d'ogni anima del mondo,
attraversandone i tortuosi sentieri,
per raggiungere quella porta segreta,
dentro ognuno di noi.

agli aliti di vento di questa vita,
talvolta questa porta si apre,
e con essa la casa del nostro essere,
con i quadri dei nostri ricordi,
i suoni vibranti delle nostre emozioni,
le pareti dei nostri pensieri.

perchè ogni casa è diversa,
eppure ognuna ha un'altalena.
vi è entrato questo bimbo,
senza mettere in disordine,
nè prendendo niente per se.

e' soltato salito a giocare su quell'altalena,
quella al centro di tutto quel che siamo.
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Ognuno di noi è stato quel bimbo, teso a cogliere gli aneliti profondi del vivere. Complimenti!

il 13/10/2013 alle 12:04

Bella l'immagine dell'altalena! Ricorda la spensieratezza che c'entra molto poco col bimbo-dolore ma che fa ben comprendere il messaggio! La dolcezza del gioco potrebbe rendere tutto più sopportabile anche il dolore! C'è tanta dolcezza ! Bella!

il 13/10/2013 alle 19:44

mi e' molto piaciuta questa tua poesia per le similitudine che contiene .saluti marinella

il 14/10/2013 alle 08:02

Particolare e molto bella

il 14/10/2013 alle 20:45

Visione. Bella

il 14/10/2013 alle 21:41

Seducente richiamo

il 14/10/2013 alle 21:48

Molto bella, con metafore e contenuti che fanno riflettere. Complimenti,patty

il 15/10/2013 alle 07:48