C' era una fata d'azzurro vestita
che una bacchetta avea tra le dita.
lei camminava di stella in stella
e da veder era proprio bella.
un giorno vide due gote rosate
che dalle lacrime eran segnate;
prese una nuvola come ascensore
e toccò terra in un paio di ore.
cercò quegli occhi colore zaffiro
e su se stessa fece un gran giro,
brandì la bacchetta che era fatata,
comparve la bimba assai disperata.
disse: " Tesoro, che ti è capitato?
ho udito il tuo pianto così accorato..
e la bimbetta rimasta incantata
dalla comparir della splendida fata,
le disse piano: " Vorrei un cagnolino,
con lui giocare nel mio giardino,
ma mamma e papà non hanno il denaro,
per questo il mio pianto è tanto amaro".
la fata sorrise e disse pacata:
"Qui proprio non serve la bacchetta fatata".
la prese per mano con tanta dolcezza,
le diede sul viso una dolce carezza.
in un battito furono davanti a un cortile
che altro non era che un grande canile.
la casa dei cani senza padrone
o abbandonati senza ragione.
" Vedi bambina", disse la fata,
"Non serve il denaro per ricevere amore,
basta un battito speciale del cuore"
un cucciolo ambrato si staccò dal branco,
vide la bimba e si accucciò al suo fianco.
" E' il mio cagnolino, lo dice il mio cuore"
e nacque quel giorno un grande amore.
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