masticando mastice
ho imparato a spese mie
che tacere al proprio errore
e come celar lava che cola
non fu alta coscienza
a suggerirmi inganno
ne fredda ragione
e ne volonta' per danno
ma semplice e
fugace constatazione
l'errare per errore
ha un suo profondo gusto
nessun mistero
nessun arcano mondo
semplice vanita'
guarnita da desio
per rivoltare le cose
a proprio tornaconto,
sperando di riuscire
sempre a farla franca
anche nei momenti
assai imbruniti
dove altri chiedono perdono
per non essere puniti
ci si ingegna
a trovar finte soluzioni
per distogliere la pubblica opinione
dal proprio mortal progetto
non tenendo conto
dell'ingenuita' del corpo
che a simili trapianti
puo trovar rigetto
e allora giu pasticche
in quantita' abbondanti
per dimenticar errore
e procurasi danni
la morte ha prenotato
un volo solo per san diego
spacchetto le mie ultime righe
che delicatamente piego
facendole volare come un aeroplano
sull'oceano aperto e profondo
tenendo in una mano un fazzoletto nero
e nell'altra un calice di mirra
allodole al piazzale
attendono lo specchio infame
si ferma la clessidra
e' ora !
giuseppe Ciaravolo