PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/10/2013
masticando mastice
ho imparato a spese mie
che tacere al proprio errore
e come celar lava che cola

non fu alta coscienza
a suggerirmi inganno
ne fredda ragione
e ne volonta' per danno

ma semplice e
fugace constatazione
l'errare per errore
ha un suo profondo gusto

nessun mistero
nessun arcano mondo
semplice vanita'
guarnita da desio

per rivoltare le cose
a proprio tornaconto,
sperando di riuscire
sempre a farla franca

anche nei momenti
assai imbruniti
dove altri chiedono perdono
per non essere puniti

ci si ingegna
a trovar finte soluzioni
per distogliere la pubblica opinione
dal proprio mortal progetto

non tenendo conto
dell'ingenuita' del corpo
che a simili trapianti
puo trovar rigetto

e allora giu pasticche
in quantita' abbondanti
per dimenticar errore
e procurasi danni

la morte ha prenotato
un volo solo per san diego
spacchetto le mie ultime righe
che delicatamente piego

facendole volare come un aeroplano
sull'oceano aperto e profondo
tenendo in una mano un fazzoletto nero
e nell'altra un calice di mirra

allodole al piazzale
attendono lo specchio infame
si ferma la clessidra
e' ora !

giuseppe Ciaravolo
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (2 voti)

Carina!

il 05/10/2013 alle 13:49

come una bocca socchiusa

il 05/10/2013 alle 13:55

Come una bocca che non tace!

il 05/10/2013 alle 18:17

effimeri pensieri per profonde fantasie , legar spago al dito e' un gioco assai infantile

il 05/10/2013 alle 18:37

Le tue poesie mi piacciono molto. Complimenti

il 06/10/2013 alle 12:57

cio mi fa molto piacere , benvenuto!

il 06/10/2013 alle 13:35