Questa è poesia! Sono veramente contento della tua innata bravura! Grazie a nome di tutta l'essenza che si prostra!
La poesia è davvero bella. Tuttavia, secondo me, un minimo di punteggiatura la renderebbe più facilmente godibile. Ciao, Fabricio
Hai ragione Fabricio, ho sbagliato a non mettere una nota a piè pagina. Vedi, ho parlato con un altro poeta e mi ha parlato di questo metodo sperimentale e incalzante di scrittura senza punteggiatura. In tal modo è il lettore che fa sue le pause e le inflessioni, entrando direttamente nel testo. Anche l'ultima mia "Il ponte" è senza punteggiatura e nonostante le numerose letture, questo aspetto non è emerso.Ti ringrazio ancora una volta per avermi dato la possibilità di spiegarmi. Mi piace molto questo scambio di impressioni. Ti abbraccio,patty P.S. Quando pubblico non bado mai alla categoria, mentre dovrei farlo... Questa, per esempio, avrebbe dovuto essere inserita nella "Poesia sperimentale". A presto.
Grazie per il chiarimento. Avrai capito che non sono per nulla d'accordo con il tuo amico poeta. La mancanza di punteggiatura può falsare l'interpretazione della poesia ,e penso che si scrivano poesie per dire qualcosa di preciso, non più cose a caso. Ovviamente de gustibus... Ciao.
sapore di autunno in questa tua poesia che ha risvolti intimi e rivela malinconie che,spesso emergono proprio verso sera.molto bella patty e tu molto brava marinella
Naturalmente, Fabricio, è tutto legato ai gusti personali. Io scrivo e i versi sono miei, dal momento che li leggi diventano tuoi, perché li interpreti. La punteggiatura serve a delineare le pause e la fine dei periodi. Come ti ripeto è un esperimento e dal tuo primo commento, mi pare, che nonostante tutto, il messaggio sia arrivato. Non sono parole messe lì a caso, raccontano un'emozione... Un abbraccio,patty
Bel testo, con profonda esseza, quella dell'anima. Anch'io ho provato a scrivere qualche poesia senza punteggiatura e ti dirò che non è male. Un abbraccio.
Grazie Lorella per il tuo prezioso contributo. Ricambio di cuore l'abbraccio,patty
Tentare nuove soluzioni non nuoce. Naturalmente la punteggiatura è fondamentale nella stesura di un romanzo, un racconto, una biografia etc.etc.etc. Nella poesia moderna non ci sia attiene a codificazioni né grammaticali, né semantiche o qualsivoglia. Sono del parere che un'ombra di punteggiatura non guasta mai e rafforza eventuali pause di attesa ed inizio emotivo. Comunque, bravissima Patty! Bacio, Giulia
piaciuta molto. Malessere e inquietudine dell'anima molto ben scritta. evocativa. a rileggerci M
Grazie infinite Marco, sono contenta che tu abbia apprezzato i miei versi. A presto,patty
La poesia non mi è arrivata molto perchè la trovo contraddittoria e forse così volevi. In effetti la luce crepuscolare dà modo di rilassarsi ma il mare tempestoso indica direzione opposta. Questo connubio conduce ad uno stato introspettivo (pianto sommesso) di rassegnazione e contemplativo collimato nella bonaccia. Però ci stanno troppe discordanze (il pianto sommesso è una reazione non una rassegnazione) per cui non si avverte se il calare della sera sia o no il benvenuto nel tuo animo. In ogni caso il fascino poetico dello scritto c'è tutto.
Tornando alla questione della punteggiatura penso che in poesia ci voglia solo se strettamente necessaria. Ovvero molto spesso il ritmo e le pause sono date dalla lunghezza del verso stesso che di per sè è una forma di punteggiatura latente anche perchè la poesia di differenzia dalla prosa per la musicalità del verso. Vero è che in casi ambigui l'autore può ricorrere a sua discrezione alla punteggiatura nel caso che voglia o no dare indicazioni sulle pause e sul senso, ma è una sua scelta anche perchè la poesia spesso, come comunemente si dice, entra nell'intelletto prima ancora d'essere capita (non mi ricordo chi l'ha detto) e le interpretazioni di ciascun lettore sono dissimili da quelle di un altro; la poesia DEVE avere una certa ambiguità, secondo il mio ultrasommesso parere. Infatti questa poesia anche se non mi è entrata del tutto, però mi ha intrigato per i motivi espressi nel precedente intervento.
Senza voler operare il furto di idee e parole sento di poter fa mie le parole di FrancescoLosito, cara patty...nonostande alcune contraddizoni che reondono il testo complesso, lo trovo bello, e ti consiglio di continuare la tua sperimentazione, anche su altre frontiere non solo sulla punteggiatura....per quanto mi riguarda non ritengo obbligatoria la punteggiatura, essa va usata a cura dell'autore, non tanto per regole di sintassi quanto per suo sentire il testo...io uso la punteggiatura come la rima, per sottolineare un passaggio nel testo che per me è importante, lo stesso vale per la struttura del testo, rispecchia la mia visione mentale del sentimento che sento mentre scrivo, poi ognuno quando legge coglie aspetti piuttosto che altri, il bello d'un confronto è proprio quello conoscere le mille possibilità che possono scaturire...riguardo l'ambiguità di cui parla anche francesco concordo con lui, più che altro perchè credo nella natura ambigua di tutte le cose, quindi la poesia stessa deve riflettere questa qualità..comunque bravissima ti abbraccio, andrea.
Sempre molto romantici i versi di Patty che, con entusiasmo fine a se stesso, continua ad agganciarsi alle sue pieghe più intime incastonandole in quel particolare momento di fine giornata e in quell’immensità naturale nei quali oggetti e sentimenti paiono assumere un carattere sfumato, provvisorio, ma rasserenante. La mancanza della punteggiatura non è penalizzante; conosco diversi poeti che non la usano e propongono delle belle cose. Può non piacere, ma dispone a un’interpretazione più varia e a volte promettente.
Carissimi, se la connessione regge (sono già caduta tre volte!!!), cercherò di spiegarmi meglio. Per matura non sono ambigua e non vorrei dare questa impressione nemmeno in ciò che scrivo. La questione nasce dall'interpretazione personale del crepuscolo. Francesco sostiene che per lui è un momento rilassante, anche Ugo lo interpreta come un momento sfumato,provvisorio, ma rasserenante. Per me è devastante... Dopo una giornata frenetica, dove l' estrema responsabilità sul lavoro, le molteplici relazioni interpersonali, gli impegni famigliari, gli affetti, ecc, ecc, tengono la mente viva, attivissima, concentrata... La sera, mi abbandono. il calo di luce induce anche l calo delle mie difese ed ecco che arriva la gigantesca onda... Spero di essere stata esaustiva. Mi compiaccio per la discussione sulla punteggiatura. Vi voglio bene e vi abbraccio forte. Alla prossima.patty
Ho scritto matura invece di natura.... Freud scriverebbe un trattato....
Cara Patty, hai scritto di una luce crepuscolare ma la luce che irradia dai tuoi versi è tale che il sipario della notte si illumina di immenso dove è bello naufragare perché dolci pensieri cullano le tragiche realtà di una vita che troppo spesso siamo chiamati a vivere senza avere risposte alle nostre sempre più deboli domande............
caro Paolo ti ringrazio per il tuo apprezzamento, un caro saluto anche a te,patty
Mio caro rom, che la luce illumini i tuoi passi e i tuoi pensieri. La vita risponde sempre, anche se talvolta quelle risposte risultano essere odiose. Un affettuoso abbraccio,patty
Aby, ho letto "la virgola e il puntino" e l'ho letta anche alla Marty. Grazie per essere sempre presente con la tua simpatia fra le mie pagine, Un abbraccio,Aty
Caro Fabio, carezza ricevuta. Ma la lotta continuerà ancora, Tu sai che dietro ai sorrisi più smaglianti, spesso, si nascondo i cuori più affranti. Baci,patty
ricercatezza nel vanto d'occhi non celati e notte evocar sommesse vie trascorse e da trascorrere ed esser validi assertori che l'infinito e' nel render vivi e fedel gioia cio' che burrascose tempeste invaderci vogliano. con affetto diego