Ci sarà sempre una luce sempre accesa, una dolce nenia e una capanna; Basta vederle. Da come hai scritto, tu sai come trovarle,un abbraccio,patty
Più che un ripiegamento, è stata una sosta per individuare il sentiero sotto le stelle. Bella poesia
Grazie per i vostri bei commenti, Patty, Sir e Fabricio. Un caro saluto
Una poesia bella e triste, ma in fondo al tunnel buio una luminosa stella rischiarerà il tuo cammino... Ciao
la terzultima strofa l'ho sentita moltissimo...un analisi ottima e lucida di te stesso e d'una condizione umana/esistenziale che sento vicina...tutto il testo è un susseguirsi di sensazioni e di verità...l'ambivalenza di questa esistenza, l'essere per voler essere senza la certezza di farlo...i dubbi e le risposte di cui dubitare ma infine accettarle, perchè vere, perchè è più semplice, perchè si può andare avanti senza temere troppo...il pianto che nasconde il pianto e allora è il sorriso che deve farsi forza per mostrare sia gioia che non...il pericolo spesso è quello che è il titolo di questo testo...il ripiegarsi su se stessi e non aprirsi più...ma proprio per il ricercare risposte alle domande, è possibile ancora sognare, davvero quello che sentiamo è giusto, c'è altro a noi accessibile, quello impedisce una chiusura totale e permette al contempo un'analisi di se stessi...e di continuare il viaggio verso quella capanna, quella possibilità lieta che ci lasciamo per affrontare le luci della notte che tanto seducono e tanto vorremmo salutare...un bel giorno il sole, illumina..domani...scusa lo sproloquio ma mi ha preso moltissimo...complimenti caro Ignazio, un testo magistrale...un abbraccio, Andrea.
La scissione ottimale del bello e brutto di un se stesso che torna a vivere, che ritrova la sua luce, quella che si era affievolita, ma non aveva mai perso il suo splendore. Il migliore valore dell’uomo è la voglia di non arrendersi mai e questi versi, se pur malinconici, intravedono una strada piena di gradevoli risposte a quelle domande troppe volte rimaste senza. Bravo.
Il tuo commento, Andrea, è qualcosa di speciale. Hai colto le pieghe della mia anima, gli slanci verso l'alto, i dubbi, le speranze e poi.... il desiderio di luce. Il tuo non è stato uno sproloquio, ma una vera comunicazione di vita commovente, che ho percepito nel profondo. Grazie! Un abbraccio
Tante volte é dura riprendere il cammino, ma come dici tu, il sentiero é illuminato! :)
Le tue poesie lasciano sempre una dolce nostalgia nel cuore,ricordi di sogni sospesi e rimpianti di sentimenti non espressi.Bella!!!
Grazie, Maria Rosa, per la tua presenza costante e preziosa! Un caro saluto