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Pubblicata il 18/09/2013
Fu amor profondo
e bevvi pietà e fuoco
tra lenzuola sgualcite
nell’infanzia di noi
come rondini tra i nidi
quando l’estate è finita.
sigillai i pensieri
sulle nostre bocche
in dolce nostalgia danzante
di rugiada tremante
intinta d’ acquerelli
dal brivido perlato.
sentii le lingue
svuotarsi dall’inferno
e farsi tenero gesto
d’ardimentoso raccolto
ore calde d’amore
su un letto sfatto
rimaste conchiglie
tra gambe d’ultime carezze
piume d’eternità
recise al cosmo.
tenni al caldo
il vorticoso incedere
il timido lagrimare d’anima
che divenne goccia di cuore
nello stupore di tanto sentire.
antiche case contadine
di pelle e mani scorticate di sole
m’accarezzarono lo sguardo
nel giorno rimasto a far l’amore.
muta a gemere, asciugai la luce
colorando l’aria del tuo nome
e vidi la pioggia e il sole unirsi
in cielo in amore
dipinto il mio arcobaleno .
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Seducentemente sobria ed intensa!

il 18/09/2013 alle 21:39

mamma mia!!!!! cerwello e sesso per te tutt'uno!

il 18/09/2013 alle 22:27

Francesco! ^ ^

il 18/09/2013 alle 22:44

Bello l'incipit, piaciuta.

il 19/09/2013 alle 08:18

A dir poco ...meravigliosa. un saluto eclisse.

il 21/09/2013 alle 19:35

Bella celebrazione di uno dei nostri più profondi istinti.ALEX.

il 21/09/2013 alle 21:20

Ringrazio gli amici poeti che mi hanno omaggiato di un commento al loro passaggio! Grazie!

il 22/09/2013 alle 19:11

miracoli che opera l'amore!:-) bellissima e seducente! ciao eos

il 25/09/2013 alle 11:43

Grazie eos!

il 25/09/2013 alle 15:13