PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/09/2013
Vedi come sfrecciano i confini
di ogni terra, e gli istmi allenati
alle morìe delle guerre?

ho sgranato l'acciaio del tuo volto
su di una pietra scalza, arenata fra 
i bruni solstizi di un cerchio offuscato.

a valle i ricordi s'impennano lenti,
come otri scivolano nel glabro silenzio
di una lacrima spurgata.

e'l'amore Gaspàr...l'amore...
l'amore ha preteso ti cambiassi
d'abito per la nuova incombenza,
partire per quel ceppo squadrato
che annebbia le menti.

mentre i muti aquiloni ripartono
sgombri di ruggine e pietre,
la tua voce misura l'intarsio
dell'eco irrisolto...
...e torni in gita anche tu,
giulivo colpendo la palla
che è costata cento lire.

l'amore Gaspàr...l'amore...
ti ha tenuto la fronte ogni volta
che la corsa sembrava più forte,
e l'aria ha colmato,di tiepide 
carrube a sostenere la lirica
del tuo sguardo.

che poi gli acquitrini del tempo
ti abbiano leso, consumato spiragli
che avresti voluto ampliare, è
la pena medesima della tenda

che sfila via dal proscenio, osannata
alla fine,anche solo per il colore
che ha dato al gesto degli attori
nell'intimo sguarniti.

perché l'amore Gaspàr...l'amore...
è un gioco di differenze, la riverenza
della più imbroba onda dinanzi alla
zattera che ha deciso di andare,
la corda fissa dello scalatore che
strepita al cielo per quel pugno
di pioggia.

Nella giacca che hai posato
c'è ancora il verde scalpo delle
lenti, l'etichetta vaga di
un caffé, e la bussola avvolta
in quello scranno di ghisa.

e se provo a intercettare una lacuna
nella mia memoria,esce sempre
un fiocco male annodato, un
balzello che qualcuno si è divertito
a lasciare.

ma è stato l'amore Gaspàr...l'amore...
che ha inciso su di me il feltro di
lettere mai scritte, perché il bambino
potesse imparare a reggersi sopra il buio
veliero, serviva un machete, e una pila
di sogni per poterlo orientare.
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Ho capito poco, ma è stato comunque emozionante leggerla, perché c'è pathos in questi versi.

il 10/09/2013 alle 12:22

Gaspàr= Gaspare, era mio padre....è una sorta di poesia musicata, un testamento rielaborato di ricordi e pensieri...ciao fabricio, alla prossima

il 10/09/2013 alle 13:29

Ora che me lo hai chiarito, allora ti dico che questo è un raffinato poema, una gemma poetica sbocciata nel cuore.

il 10/09/2013 alle 14:36

Visione d'introspettiva esplorazione di vivi sensi frementi! Sono stati anni belli ed intensi quelli vissuti con Gaspàr! Un uomo di una bontà, di una educazione, di un rispetto, di una eleganza... unici! E' questo ciò che ricordo di colui che mi battezzò!

il 10/09/2013 alle 16:43

Questa poesia è un capolavoro, l'ho dovuta leggere venti volte per carpire tutto il sottile senso delle metafore di cui è intrisa. A ben intendere ogni singola parola ha il suo valore simbolico. Un inestimabile animico regalo che è certamente giunto al cuore di Gaspàr...

il 12/09/2013 alle 13:53

grazie per il commento e le venti letture allora....diciamo che come immagini simboliche non sono andato al risparmio... ..

il 12/09/2013 alle 18:35
Jul

Molto forte, suggestiva e profondamente maschia. Ciao, J.

il 14/09/2013 alle 17:29

grazie Jul, apprezzo molto, saluti, fra

il 14/09/2013 alle 17:58