Gino Paoli cantò una volta: "Sarà è vero che il colore è solo luce?/E la luce è la speranza e che siamo noi,/ la speranza, camminando noi,verso il sole/ dentro il sole che salirà/ Nero può essere bandiera, per un'idea libera e vera", la canzone s'intitola "Hey Ma" e racconta un dialogo fra un bambino(nero di evince dal testo)e sua mamma chiedendogli se le differenze incidono tanto sulla vita. A parte questo spaccato che mi sono permesso, sia per la bella canzone, sia perchè il tuo testo me lo ha ricordato nel suo intento di denuncia, la tua poesia è molto bella, la discriminazione velata dall'ipocrisia, le idee all'apparenza buone ed in realtà frutto di male....razzismo, un problema che non demorde e mai lo farà secondo me, perchè radicato nella logica dell'uomo, l'unico modo per evitarlo sarebbe quello di riconoscere le differenze fra persone ma vedere in esse l'elemento che porta all'unione più che alla disgregazione/segregazione, trovare il modo di coniugare culture diverse al fine di arricchire le mancanze di uno e dell'altra, solo così poi potrebbe nascere il vero rispetto. Testo importante che ho amato molto, complimenti Ignazio, ti abbraccio, e non sono solito dirlo, ma stavolta 5 più che meritato, ciao, andrea.
Credo che la ragione principale per la quale tanti, troppi, sono razzisti nel senso ampio del termine, sia la paura di affrontare sistemi mentali e culturali diversi dal nostro quotidiano. El anche pigrizia, perché ascoltare parole diverse da quelle usuali necessità impegno. Bel testo
Condivido i commenti precedenti. Mi astengo dall'aggiungere altro. La tua poesia è molto bella.☺☺☺
Dopo gli interessanti e intelligenti interventi di Andrea, Fabricio e Astro, non mi resta che farti i complimenti per i contenuti e la struttura poetica. Un abbraccio,patty
Andrea, il tuo commento è profondo e circostanziato. Grazie per aver citato il testo significativo della canzone di Paoli. Il razzismo a volte penetra nella nostra mente e ci impedisce di capire che gli altri non sono "altri da noi". Ho gradito molto i bei commenti di Mauricio, Patty, Sir ed Astro. Un caro saluto per tutti voi.
più o meno è lo stesso ragionamento che farebbe il CAPO (ho letto queste simpatiche frasi da qualche parte: IL CAPO NON MANGIA, SI NUTRE PER VIVERE--IL CAPO NON DORME, SI CONCEDE UN MERITATO RIPOSO DOPO UNA GIORNATA DEFATIGANTE-IL CAPO NON VA DI CORPO MA S'ALLEGGERISCE D'UN CONTENUTO PRIMA PREZIOSO, IL CAPO NON PISCIA, SPARGE SOSTANZE AZOTATE...ETC ETC... A perte gli scherzi questo tuo scritto fa molto riflettere, bravo.
bello scritto che da molto da riflettere ,essendo un problema molto profondo e abbracciando miriati di tematiche ,come sempre sei grande nel pensiero un ciao domenicale
E' un testo che fa sicuramente molto riflettere ed esponi chiaramente questo grande e antico problema problema.un abbraccio
vorrei aggiungere la mia piccola voce sul razzismo che,secondo me,e' solo paura del diverso,del non dialogo e di una cultura che,fino a pochi anni fa,per moltissimi era sconosciuta ed oggi e'una realta' che non tutti vogliono affrontare.la tua riflessione e' splendida ,veramente splendida marinella
Grazie infinite, Marinella e Stefano. Si ha paura di confrontarsi, così si sviluppa l'emarginazione. Un caro saluto
Io non lo sono, nei fatti. Ciao Antonella p.s. Noto che alcuni commenti riportano pensieri diversi da quanto espresso in una precedente discussione sul tema. Vorrei credere a questi ultimi......
Grazie, Antonella. Non ho presente la precedente discussione sul tema, quindi non posso fare confronti. Ti sarei grato, se mi indicassi la poesia, a cui si riferisce la discussione. Ciao
Dopo gli eloquenti interventi di chi mi hanno preceduto, il mio sarebbe una replica inutile. Voglio solamente ricordare quanto sia difficile mettere in pratica il Comandamento “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Pensate ai negri che vogliono lavarti il vetro ai semafori! Da casa mia al centro città ce ne sono 3 e a ogni semaforo una decina di extracomunitari, e anche scostumati e prepotenti, ti assalgono come cavallette. “Faccio questa strada 20 volte al giorno, dovresti riconoscermi”, dissi a uno dei migliori…mi rispose dado un calcio alle ruote della mia macchina.
Anche se, Ugo, ti stimo molto sul piano poetico, questa volta sono in completo disaccordo con te. Innanzitutto il termine: "negri" mi sembra offensivo, loro sono "neri", come noi siamo "bianchi". Ciò che ti è capitato, deve essere limitato a un'esperienza personale come tante e non può assolutamente essere generalizzato. Io, considerando la mia vita, posso dirti che i neri che ho incontrato sono stati tutti dignitosi, mentre alcuni bianchi sono risultati insensibili, egoisti, prevaricatori. Ciò non vuol dire che tutti sono così: bisogna evitare a tutti i costi le generalizzazioni e le etichettature. Bisogna avvicinarsi alle persone come esseri umani, andando al di là delle divisioni. Io sono e sarò sempre contro il razzismo di ogni genere e natura. E concludo riferendo una frase di Einstein, che condivido in pieno:"Non esistono le razze, ma una sola razza, quella UMANA".
non mi lascio condizionare dal colore della pelle ,in ogni essere umano vedo una persona come me e come me desiderosa di considerazione e rispetto pertanto do loro quello che io dagli altri desidero ricevere.....molto bello e meditativo il tuo scritto .......saluto amichevole Gabriela.
Bellissimo il tuo commento, Gabriela. Grazie! Un saluto anche da parte mia
una rilettura che fa sempre bene...bravo caro Ignazio, a rileggerci presto, andrea^^