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Pubblicata il 07/08/2013
-Che strazio!-
disse Orazio, ormai sazio,
che piangeva sulla tomba
dello zio, buon’anima fetente,
distrutto da un male impenitente.
-Ora ch’è morto,
si firma l’armistizio
tra chi era malo e perdente
e chi era bono e miscredente.
suvvia, stringemoce la mano,
rivolto al cugino ch’era sano,
scurdammocce il passato
chè la guerra tra parenti
i cuori ha tosto sconquassato.
-Che strazio!-
rispose Peppe, il cugino fratacchione,
che nascondeva un’ascia col bastone.
si strinsero la mano
che ognuno avea posto
a grattar il proprio ano.

dedicata a chi non sa stare al proprio posto e urtica...Scritta per divertimento.
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divertentemente simpatica e giusta,saluti fresci

il 07/08/2013 alle 15:22

In effetti è divertente, leggera e intelligente! Ciao Antonella

il 07/08/2013 alle 18:44

Seducentemente istruttiva!

il 07/08/2013 alle 19:08

Divertente e arguto. lettura piacevole e apprezzata. Ciao,patty

il 08/08/2013 alle 08:08

Non volevo scendere nella volgarità, ma un amico me l'ha prestata perchè ne facessi ciò che volevo. Così accade nella realtà... Gli farò sapere del gradimento.

il 08/08/2013 alle 16:18