ella rispose: che non poteva perche' era destinata a madre
terra, non poteva amare nessun mortale.
anche se per un breve momento si accorse che qualcosa
scuoteva il suo corpo, non capendo bene cos'era.
alla fine della giornata il giovane si incammino'per la via di casa
con la magra consolazione che poteva tornare ancora li'.
avvilito dal rifiuto della giovane, continuo' il suo lavoro
non era piu' come prima lui pensava e ripensava ad ella.
venne quasi la fine di marzo lui sempre piu' triste non aveva pace.
in una sera di temporale usci' fuori , ando' verso i suoi campi
decise di farla finita sconfitto dal dolore,si conficco' una lama tagliente nel petto .
il sangue comincio' a scorrere sempre piu' veloce mischiatosi
con la pioggia bagnando la terra che lui amava .
adesso non piu' nera dalla tristezza, ma rossa del suo sangue
si accascio' per terra immobile privo di vita.
in quel preciso momento la ninfa senti' un dolore fortissimo
al cuore , che che non capiva bene cosa era , pian piano
si rese conto che il suo cuore si era spezzato per sempre.
lei decise che dalle sue mani mai sarebbe piu' uscita melodia.
madre natura per rimediare a tanto dolore, fece una magia.
quando fu primavera inoltrata (esattamente aprile)
dove era caduto il sangue del giovane
li' dove si mescolo' con la terra
nacquero dei fiori bellissimi, rossi.
chiamati tulipani.