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Pubblicata il 30/07/2013
Mi diceva non ho mai sognato
ma se guardar le stelle sognar
vuol dir sì son grande ad occhi
aperti sognatore che la notte
poi dormo secco in un misero
giaciglio di cartone. Il nome
vero suo mi era sconosciuto
solo Tera de Pipp era chiamato,
gentile sorridente viveva sotto
i ponti, ricordo un dì mi diede
qual regalo di bocce un colorato paio,
curava tuttofar per un bicchier di vino
della bocciofila i campi del burber
canuto oste noto signor Peppino,
ma un giorno mi raccontò di un sogno
un sogno vero suo, l’aveva mi dicea
l’aveva mendicato che anche lui volea
sognar mentre dormiva:sì fischiava
sopra il ponte il treno nella notte,
come d’incanto di quel rombante
si trovò alla guida,binari immaginari
terre sconosciute non vi eran nel
viaggio le fermate,una folle corsa
tutti da terra ridendo lo guardavan,
d’oro la giubba avea diamanti li bottoni
non più, non più quel povero straccione
nel sonno nel sogno felice mormorava
ma il sogno sognato durò poco,
urtato si sentì il calzone mentre lui
guidava, di botto sfilato gli avean quel
suo poco tagliata la saccoccia del liso
pantalone, questa del sogno l’ amara….. conclusione.
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Tera de Pipp è stato fortunato ad averti per amico. Un abbraccio,patty

il 31/07/2013 alle 14:36

Grandissimo senso dell'amicizia disinteressata venalmente!

il 31/07/2013 alle 15:26

Alla Poetessa Atena ed al Poeta Sir Morris un sentito grazie e cordiali saluti rusticus

il 31/07/2013 alle 16:21