PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/11/2002
Cammino;
e come acero in festa, piango, rido, e bevo madre terra, e padre bosco.
Supino, e prono e seduto osservo vita intorno a me,
Odori, Suoni, Colori di un passato sconosciuto, che non capisco ma accetto perchè è felicità.

Corro; e fronde briose mi avvolgono, mi graffiano
mi impregano di fresca resina in fiore.
Rumoroso, chiassoso lascio tracce dietro me, goffamente respiro aria e ancora terra.
Scelgo, l i b e r o, di accogliere terra dentro me, muschiosa, umida, fraterna terra.
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bella questa tua descrizione ester

il 19/11/2002 alle 20:01

Il mio orgoglio è illuminato come sempre dai tuoi commenti, amico bandolero, e come sempre quando mi rivolgo a te, c'è stima nelle mie parole.
Hai il potere di dialogare poetando, senza mai essere scontato e usando sfumature linguistiche desuete ma sempre affascinanti.
Ogni commento da parte tua quindi è preso doppiamente e sommamente in considerazione :)

il 19/11/2002 alle 23:32